Dal finto carabiniere alle fughe di gas inventate, aumentano sempre più le truffe agli anziani: ecco tutti i consigli dei carabinieri per riconoscerle e tutelarsi
Per riuscire a tutelarsi efficacemente è necessario saper riconoscere i tentativi di frode e sapere come comportarsi, ecco tutti i "consigli pratici"

BOLZANO. Anche in Alto Adige crescono le truffe ai danni degli anziani e i carabinieri di Vipiteno, dove proprio nei giorni scorsi si è verificata l'ennesima truffa del “falso” carabiniere, hanno voluto organizzare in incontro in Comune per dare ai cittadini alcuni consigli utili per tutelarsi da possibili raggiri, riconoscendo i tentativi di frode.
Tra le altre, i militari hanno illustrato le le modalità con cui i truffatori, spacciandosi per militari delle forze dell'ordine, cercano di ottenere denaro per presunti incidenti stradali occorsi ai parenti della vittima, oppure casi in cui si spacciano per tecnici del Comune constatando finte fughe di gas, addirittura provocate dagli stessi tramite le ricariche degli accendini, al fine di poter rovistare indisturbati in casa delle vittime alla ricerca di gioielli e contanti.
Tra esempi riportati, quello del recente caso in cui una cittadina anziana della zona è stata contattata telefonicamente da un finto Carabiniere, che si è presentato come "responsabile di un'indagine", chiedendo del denaro per evitare che il figlio della signora venisse arrestato dopo aver causato un finto incidente stradale. Sfortunatamente, hanno spiegato i carabinieri, la vittima ha ceduto all’inganno, fornendo ad un secondo finto carabiniere un migliaio di euro in contanti dopo che questo si era presentato direttamente a casa sua.
Ad essere forniti, durante l'incontro, alcuni consigli pratici per prevenire le truffe: in primis diffidare delle telefonate da presunti Carabinieri o altre autorità dal momento che “queste non chiedono mai denaro per risolvere situazioni o per presunti interventi urgenti, e in caso di dubbi è sempre consigliato richiamare il 112”.
Il suggerimento è poi quello di “non fornire mai informazioni personali a sconosciuti” dal momento che i truffatori possono chiedere dati sensibili come numeri di conto bancario, codice fiscale o dettagli della carta di credito. “È fondamentale non rivelarli mai – specificano i militari – nemmeno a chi si dice rappresentante di una banca o di un ente pubblico”.
Il suggerimento è poi quello di verificare sempre le informazioni: “In caso di comunicazioni sospette, contattare direttamente l'ente o l'istituzione che si dice di rappresentare, e non usare i numeri di telefono forniti durante la conversazione, ma cercarli attraverso canali ufficiali”.
Fondamentale è poi “non cedere a pressioni o urgenze” poiché i truffatori spesso cercano di agire velocemente, creando una falsa sensazione di emergenza. “In caso di qualsiasi dubbio – viene spiegato – bisogna prendersi del tempo per riflettere e consultare qualcuno di fiducia, non aprendo in ogni caso la porta agli sconosciuti”.
Dal momento che è importante segnalare immediatamente qualsiasi tentativo di truffa, specificano i militari, se si ha il sospetto di essere stato contattato da un truffatore, non bisogna esitare a contattare i Carabinieri.
Infine, ad essere specificato è come “nessuno regala nulla”, dal momento che i malintenzionati “spesso si spacciano per venditori o investitori promettendo guadagni facili. Se un’offerta sembra troppo buona per essere vera, probabilmente lo è”.
In caso di dubbi o sospetti, viene sottolineato, è possibile contattare la Centrale Operativa dei Carabinieri di Vipiteno al numero 0472 726300 o direttamente 112.
"Questi crimini sono particolarmente gravi perché sfruttano la fiducia che le persone hanno nelle istituzioni – ha concluso il comandante della compagnia di Vipiteno Francesco Lorenzi – e gli anziani sono spesso i più vulnerabili, ed è per questo fondamentale che riescano a riconoscere i segnali di allarme e a non fidarsi di chi si presenta in modo sospetto”.