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Autobus senza conducente E-Atak, primo test in Italia effettuato in provincia: dotato di sensori all'avanguardia e intelligenza artificiale, ecco di cosa si tratta

Effettuato il primo test dell'autobus senza conducente E-Atak: “I veicoli autonomi possono rendere il traffico più sicuro, più efficiente e più sostenibile, riducendo gli errori umani e ottimizzando i flussi di traffico”

Pubblicato il - 10 marzo 2025 - 20:08

BOLZANO. Un autobus senza conducente, con cinquanta passeggeri a bordo e che viaggia nel traffico in sicurezza. Questa mattina, lunedì 10 marzo, al Safety Park di Vadena, la società in house Sasa ha testato per la prima volta in Italia "E-Atak" del produttore turco Karsan: un mezzo completamente elettrico e autonomo.

 

Nello specifico, l'autobus in prova è dotato di una tecnologia di sensori all'avanguardia, intelligenza artificiale e sistemi di navigazione ad alta precisione: veicoli autonomi simili sono già utilizzati con successo in Paesi come la Norvegia, mentre finora in Italia sono stati testati soprattutto modelli più piccoli, come ad esempio un mezzo da 15 posti a Merano.

 

L'E-Atak invece, con i suoi otto metri di lunghezza e spazio a disposizione per cinquanta passeggeri, rappresenta quindi una novità assoluta e a bordo, per il primo viaggio, c'erano l'assessore provinciale alla Mobilità Daniel Alfreider, la presidente di Sasa Astrid Kofler e più esperti della Karsan.

 

Tra questi Semir Aydın, responsabile vendite per i veicoli autonomi dell'azienda turca, che ha spiegato come questi autobus funzionano con la tecnologia LiDAR, che utilizza un laser per mappare gli ambienti, oltre a radar e telecamere per riconoscere ostacoli, segnali stradali e pedoni in tempo reale. “I veicoli autonomi - ha spiegato - possono rendere il traffico più sicuro, più efficiente e più sostenibile, riducendo gli errori umani e ottimizzando i flussi di traffico”.

 

A sottolineare come il trasporto pubblico "si stia evolvendo" è l'assessore Alfrider, che specifica come ad avere un impatto fondamentale sulla guida del futuro saranno non solo i sistemi di guida sostenibile, ma anche la digitalizzazione e la guida autonoma . “Come Provincia – osserva – vogliamo familiarizzare con le nuove tecnologie in una fase precoce e testarle a livello locale, al fine di plasmare attivamente la mobilità del futuro”.

 

Ad essere rimarcato da Alfrider è come il test odierno rappresenti "un primo passo" per esplorare le possibilità degli autobus autonomi in Alto Adige: “Non esiste ancora un quadro normativo standardizzato per l'utilizzo di questi veicoli negli spazi pubblici in tutta Europa. Tuttavia, con questo test, la Provincia e Sasa vogliono sottolineare ancora una volta la loro forza innovativa e il loro impegno per la mobilità sostenibile".

 

Sulla stessa lunghezza d'onda anche la presidente di Sasa Astrid Kofler, che sottolinea l'importanza di questo passo. “Sasa vuole essere sempre al passo con i tempi – spiega Kofler – e negli ultimi anni ha testato nuove tecnologie in modo attivo. In futuro gli autobus autonomi potrebbero ricoprire un ruolo importante nel trasporto pubblico. Tuttavia, i dipendenti sono e rimarranno centrali”.

 

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