Benito Mussolini, Salò (ri)prova a revocare la cittadinanza onoraria
La discussione potrebbe nuovamente approdare in Consiglio comunale, pronta la mozione della maggioranza
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SALÒ. Revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini sì, revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini no: se ne torna a parlare a Salò dove nella giornata di lunedì 17 febbraio, nel corso della riunione dei capigruppo, il consigliere di maggioranza Evoli ha proposto presentare la mozione nel prossimo consiglio comunale, in programma il 26 febbraio.
Con l'ordine del giorno non ancora reso noto, bisognerà però aspettare almeno fino a domani per avere la certezza che il sindaco Cagnini porrà la questione in aula, per decidere se annullare il conferimento del titolo di cittadino onorario al duce, datato maggio 1924 quando a conferirlo fu un commissario prefettizio inviato anni prima nel paese gardesano per fondare la sezione del partito fascista.
Quel che è certo che se si dovesse scegliere di andare in questa direzione, l'opportunità sarebbe quella di lasciarsi simbolicamente alle spalle un'eredità storica ingombrante.
Negli ultimi anni la vicenda era già stata portata in consiglio, e per ben due volte: nel 2019 e nel 2020, ma nel primo caso non fu votata - dal momento che ci si trovava in campagna elettorale per le amministrative e la scelta fu quella di lasciare la "discussione" all'amministrazione entrante – e nel secondo la mozione venne ripresentata dalla nuova minoranza e respinta con 14 voti contrari in quanto giudicata "strumentale e anacronistica", e che non avrebbe inoltre portato vantaggi ai cittadini.
Quel che è certo è che ora se n'è tornato a discutere, e a breve si saprà se ci sarà una terza volta e se, soprattutto, sarà quella buona.