Centrodestra in stallo sul candidato sindaco a Trento, il Patt rompe gli indugi: "Raggiunto il tempo massimo, lunedì noi decideremo chi sostenere"
Attraverso con una nota la segreteria cittadina ha spiegato di aver atteso le dinamiche nazionali e che lunedì la sezione cittadina si riunirà e deciderà che candidato sostenere e in che modo presentarsi alle elezioni comunali. "Se per quel momento vi saranno passi in avanti degli altri partiti sarà prioritario garantire la tenuta della coalizione. In caso contrario decideremo di conseguenza certi che sapremo comunque rappresentare i cittadini del capoluogo dando loro risposte ai bisogni e alle richieste che avanzeranno" viene spiegato
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TRENTO. Le elezioni comunali di maggio si stanno avvicinando ma il centrodestra sembra ancora lontano dalla definizione di un candidato sindaco unitario. Oggi è il Patt che attraverso una nota ha annunciato una riunione per lunedì prossimo durante la quale deciderà cosa fare.
Nonostante i mesi di trattative e i numerosi nomi messi sul tavolo, le forze politiche della coalizione non sono riuscite a trovare un accordo che soddisfi tutti i membri, tra differenze di visioni locali e scelte imposte dalle segreterie nazionali.
La questione della candidatura per il sindaco di Trento è diventata una vera e propria prova di forza all'interno del centrodestra. Da una parte, il nome di Mirko Bisesti, ex assessore provinciale della Lega, continua a circolare nonostante il diretto interessato avesse in passato detto di non volerne sapere.
Una candidatura proposta dal nazionale e questo ha suscitato qualche perplessità tra i partiti trentini, che temono di dover accettare una scelta arrivata "da Roma". Nonostante ciò, nelle ultime ore, Fratelli d'Italia ha fatto sapere di essere disposta a sostenerla, pur mantenendo aperta la discussione sul nome di Ilaria Goio, una proposta avanzata dallo stesso partito di Giorgia Meloni.
Il problema principale, dunque, sembra risiedere nella difficoltà di trovare un'intesa che metta d'accordo le diverse anime del centrodestra. Mentre le segreterie nazionali esercitano la loro influenza, alcuni esponenti locali non sembrano del tutto convinti delle scelte calate dall’alto.
Con l’inizio della presentazione delle liste previsto per il prossimo mese, l'urgenza di trovare una soluzione unitaria è ormai evidente. L’ulteriore sfida, infatti, non sarà solo quella di scegliere il candidato giusto, ma anche quella di riuscire a dare alla città di Trento una proposta credibile.
In questo contesto oggi ad intervenire è la sezione del Patt di Trento con la segretaria Giordana Detassis che ha deciso di fare chiarezza riguardo alla scelta del candidato sindaco e al proprio approccio alla campagna elettorale.
Il partito, viene spiegato in una nota ha atteso che le dinamiche interne dei partiti nazionali e locali si sviluppassero, ma ora si deve decidere. “Abbiamo atteso le dinamiche interne dei partiti nazionali, così come quelle dei partiti territoriali. Ora – spiega la segretaria cittadina del Patt - siamo giunti alla fine del tempo massimo. Lunedì la nostra sezione si riunirà e deciderà che candidato sostenere e in che modo presentarsi alle elezioni comunali. Se per quel momento vi saranno passi in avanti degli altri partiti sarà prioritario garantire la tenuta della coalizione. In caso contrario decideremo di conseguenza certi che sapremo comunque rappresentare i cittadini del capoluogo dando loro risposte ai bisogni e alle richieste che avanzeranno”.
Come Patt, viene spiegato nella nota “ci siamo impegnati fin da subito per cercare il miglior candidato in grado di attuare una visione della città meno ideologizzata e più vicina ai bisogni dei cittadini. Un'idea di città nuova, che possa essere riferimento per le valli senza fagocitarle, una città proiettata al futuro senza ipotecarlo con opere faraoniche e irrealizzabili, una città in cui la montagna sia punto di forza e di sviluppo vero, una città in cui la sicurezza dei cittadini sia al primo posto senza tuttavia lasciare nessuno indietro”.
Un ricerca che però si è protratta nel tempo ma, concludono le Stelle Alpine “non viene meno il nostro progetto. Non viene meno neppure la capacità dei partiti e dei movimenti di questa città di poter decidere in autonomia il candidato senza ingerenze esterne”.