Malfer e il Patt voltano le spalle al Centrosinistra e scelgono la Destra: firmato l’apparentamento con la leghista Santi
Santi-Malfer c’è l’apparentamento. La furia del Pd: “Si sarebbe potuta trovare la sintesi a quanto pare però, il problema non era politico ma di poltrone. È evidente che le ambizioni personali e il rancore sono stati anteposti ai programmi politici, ma così non si fa il bene della comunità”
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RIVA DEL GARDA. “Questa è una giornata importante non tanto per me, quanto per tutta la Riva del Garda che dopo 30 anni ha voglia di cambiare e di aprire una pagina diversa nel libro del governo della nostra bellissima città”. Così la candidata leghista Cristina Santi ha annunciato di aver sottoscritto e formalizzato un accordo programmatico e di apparentamento con il Polo Civico Territoriale Autonomista. “Farò ogni cosa nelle mie possibilità – conclude Santi – nel rispetto e con l’aiuto di tutti, per portare fino in fondo questa sfida per il cambiamento di cui abbiamo davvero grande bisogno”.
La svolta è arrivata ieri sera, venerdì 25 settembre, quando il candidato escluso dal ballottaggio Mauro Malfer ha disertato l’incontro con il Centrosinistra di Adalberto Mosaner, scatenando l’ira del segretario del Partito Democratico Tiziano Chizzola: “Da parte nostra c’erano state aperture importanti, avevamo accettato le richieste di Malfer con il solo appunto di salvaguardare la fascia lago. Forse è proprio per questo che ha deciso di non presentarsi all’incontro”. Il segretario Dem è sicuramente amareggiato per una scelta arrivata un po’ a sorpresa: “Si sarebbe potuta trovare la sintesi – spiega – a quanto pare però, il problema non era politico ma di poltrone. La Coalizione di Malfer ha gettato la maschera è evidente che le ambizioni personali e il rancore sono stati anteposti ai programmi politici, ma così non si fa il bene della comunità”.
Nervi tesi anche all’interno dell’alleanza che ha sostenuto Malfer: “C’è stata una forte spaccatura – afferma Rocco Frizzi secondo per preferenze della lista ‘la scelta - ambiente cultura rispetto solidarietà’ – si sono scontrati due pensieri diversi, alla fine ha prevalso la linea del pragmatismo. Personalmente però non avrei firmato l’accordo”. Da quanto trapela la firma per sull’accordo di apparentamento è stata messa da Franca Bazzanella che, pur non essendo candidata, aveva la delega. Bazzanella è stata da sempre indicata come una delle anime in dialogo con la Sinistra, per lei si paventa la possibilità di entrare in Consiglio comunale con un assessorato esterno (QUI approfondimento).
Ora per il candidato di Centrosinistra Mosaner la sfida per il terzo mandata si complica enormemente: la leghista Santi era staccata di soli 163 voti che sarà facile colmare con il supporto di Malfer che aveva raccolto quasi il 28% dei consensi. L’esito però non è scontato perché in molti si erano candidati dietro al promessa che un accordo con la Lega non sarebbe mai arrivato. Malumori anche all’interno dell’area autonomista che si potrebbe trovare al governo con una coalizione, che tra le sue fila contava anche su un esponente di Casapound, appoggiata dai sovranisti di Fratelli d’Italia.