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Coronavirus, Dallapiccola: “La stagione invernale è alle porte ma la Giunta pare non avere un piano per la prevenzione dei contagi sulle piste da sci”

Preoccupa il ritorno dei contagi, soprattutto in vista della stagione invernale e sulle piste da sci. Il consigliere del Patt Dallapiccola deposita un’interrogazione: “Finora questa Giunta non ha dato dimostrazione di particolare prontezza di riflessi e di efficacia nelle risposte ai problemi che via via si presentano”

Di Tiziano Grottolo - 25 settembre 2020 - 19:15

TRENTO. “In una fase di grande frequentazione delle piste e delle località sciistiche trentine si è manifestato un contagio diffuso in particolar modo partendo dagli operatori turistici, maestri di sci, personale degli impianti di risalita e lavoratori della ristorazione, questo è stato sicuramente un problema che ha avuto delle ricadute importanti”. Così l’ex direttore generale di Apss Paolo Bordon rispondeva a una domanda sui possibili punti deboli nel sistema di prevenzione trentino in piena emergenza Coronavirus.

 

La questione dei contagi sulle piste da sci, seguita molto da vicino da Il Dolomiti, e passata attraverso una chiusura tardiva degli impianti (arrivata per ordine di Roma) con il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l’assessore al turismo Roberto Failoni che invitavano a venire in Trentino perché fino a quel momento considerato un territorio sicuro. I due amministratori saranno drammaticamente smentiti solo pochi giorni più tardi (QUI articoli).

 

Adesso, con l’inverno praticamente alle porte, il problema si ripresenta pressoché identico, con l’unica differenza che si conosce la pericolosità del coronavirus. Le scuse dunque stanno a zero. Eppure, come rilevato dal consigliare autonomista Michele Dallapiccola, sembrerebbe che la Giunta non abbia ancora varato un piano di sicurezza per le piste da sci. Mentre al di là del confine il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha imposto nuove regole più restrittive agli impianti (QUI articolo). “Finora – afferma Dallapiccola – questo governo provinciale non ha dato dimostrazione di particolare prontezza di riflessi e di efficacia nelle risposte ai problemi che via via si presentano”. Drosophila suzukii nella frutticoltura, grandi carnivori nella zootecnia, la gestione dell’organizzazione scolastica sotto Covid e le questioni finanziarie su debito e opere pubbliche, alcuni degli esempi citati dal consigliere che si dice preoccupato dell’inerzia della giunta Fugatti.

 

“I dati provvisori – prosegue l’ex assessore autonomista – relativi all’andamento dell’estate turistica del Trentino indicano modesti margini di ottimismo. Non sono tuttavia condivisi dalle associazioni di categoria che esprimono invece grande preoccupazione. Sia per come è trascorsa l’estate ma soprattutto perché anche sulla nostra provincia incombe la paura di una seconda ondata di contagi”. Per ora pare improbabile che un vaccino (l’unico strumento in grado di neutralizzare completamente la minaccia) possa essere preparato (e somministrato) in tempo per l’avvio della stagione turistica. Gli stessi gestori degli impianti sono preoccupati, perché, come sintetizza Dallapiccola, code e assembramenti saranno molto più difficili da gestire durante la stagione invernale dove si attento numeri importanti.

 

“Nondimeno – aggiunge il consigliere – la nostra clientela nord europea osserverà le notizie relative all’andamento del virus per decidere se raggiungerci o meno. Per il settore, la stagione è praticamente in procinto di iniziare. Dal punto di vista della comunicazione e dell’approccio sarebbe importante capire velocemente quali siano gli indirizzi provinciali per gestire al meglio la stagione in turistica invernale soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo degli impianti e delle relative code per l’accesso agli stessi”. Alla luce di queste considerazioni l’esponente del Patt ha deposito un’interrogazione per conoscere i piani della Giunta in vista dell’avvio della stagione invernale.

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