Tweet sessisti e razzisti del capo di gabinetto, Spinelli ammette in Aula: ''Il profilo è di Cristoforetti, nessuno ha raccontato frottole''
Oggi in aula un batti e ribatti tra Ghezzi, Ferrari e l'assessore allo sviluppo che un po' involontariamente ha ammesso quel che ufficialmente ancora nessuno della giunta aveva ammesso
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TRENTO. ''Nessuno ha raccontato frottole da questo punto di vista''. Finalmente, dopo una settimana di silenzio ufficiale, e di ventilate ''verifiche'' l'assessore allo sviluppo economico ha confermato, in maniera piuttosto involontaria, davanti al consiglio provinciale, quanto da una settimana vi stiamo raccontando (QUI IL PRIMO ARTICOLO). I Tweet sessisti, dal linguaggio razzista e omofobo, da vero e proprio ''hater'' della rete sono del capo di gabinetto dell'assessore allo sviluppo economico, Ivan Cristoforetti, alcuni fatti, addirittura, durante il suo mandato, altri precedenti, come quello che recitava ''I sindacati andrebbero eliminati per legge'' twittato una decina di giorni prima di essere scelto dall'assessore Spinelli per andare ad assisterlo proprio su tematiche economiche e del lavoro (quindi anche nei rapporti con i sindacati).
Un braccio destro stimato e apprezzato da Spinelli anche dopo aver saputo che questi sui social era solito dare sfogo al suo estro facendo esattamente quel che si cerca di insegnare nelle scuole, ai bambini, di non fare, che si comporta come un cyberbullo costringendo altri utenti a bannarlo perché esasperati dal suo comportamento, che di Mara Carfagna scriveva ''Ohibò... Sono bloccato dalla Mara Carfagna e manco lo sapevo... Peccato. L'ho sempre considerata gnocca. Non intelligente o capace. Ma gnocca si'' e che tra insulti sessisti e parole come ''negro'' e ''muslim'' si comportava (finché non ne abbiamo scritto perché il giorno stesso ha cancellato il profilo) come un vero hater.
Una notizia che ha fatto il giro d'Italia sui giornali nazionali e ha scandalizzato tutti, tutti tranne la giunta con l'assessore Spinelli che ancora ieri si è presentato alla riunione con l'Unat, gli albergatori trentini, proprio con il ''suo'' capo di gabinetto al fianco. Una riunione tra leghisti e il rappresentante della categoria (Gianni Bort). Presenti l'assessore Roberto Failoni (che, tra l'altro, ha rimarcato l’importanza della promozione dell’immagine turistica del Trentino) e la appena eletta alla Camera per il collegio di Trento Martina Loss oltre al responsabile organizzativo della Lega Gianni Festini Brosa.
Da ieri a oggi, però, qualcosa è cambiato. C'erano due interrogazioni a risposta immediata in aula: quella di Ghezzi di Futura e di Ferrari del Pd. Ad entrambe Spinelli ha dovuto rispondere. In entrambi i casi ha tentato di mantenere la posizione assunta negli scorsi giorni anche da Fugatti che aveva spiegato che ''da quelle affermazioni non possiamo che prendere le distanze'' mantenendo, però, un alone di mistero sulla effettiva paternità di quei Tweet (anche se avevamo già dimostrato in tutti i modi il collegamento tra quel profilo e Ivan Cristoforetti). ''Gli unici requisiti che la Giunta richiede quando opera assunzioni come questa sono quelli previsti dal contratto - ha detto Spinelli rispondendo a Sara Ferrari -. Io non ero a conoscenza dei fatti emersi in questi giorni''.
Poi la frase che in molti aspettavano: “Non vi è da parte mia nessuna condivisione delle espressioni e delle opinioni utilizzate dal signor Cristoforetti''. ''Quindi è ufficiale che quel profilo era di Ivan Cristoforetti'', ha detto Ugo Rossi. ''E' importante saperlo perché fino ad oggi ci avevate detto che stavate verificando''. E, un po' in imbarazzo, Spinelli ha risposto: ''Guardi a questo punto...Possiamo dire che nessuno ha raccontato frottole...La Giunta assumerà sul caso le proprie valutazioni e determinazioni''.
A quel punto Sara Ferrari ha ringraziato Spinelli per le affermazioni e ha stigmatizzato l'assessora Segnana dicendo che il silenzio di chi presiede le pari opportunità, su temi così importanti appare ancora più grave. Una stoccata che ha spinto Segnana in riapertura di lavori d'aula, in un momento assolutamente non previsto, a chiedere la parola per dire ''condanniamo i messaggi volgari e discriminatori. L'attenzione al tema, trattato anche oggi nell'ambito del dibattito consiliare - ha spiegato l'assessore Segnana - si traduce nel rinnovato impegno delle istituzioni a contrastare ogni forma di intolleranza e abuso, anche verbale, nei confronti delle donne o di qualsivoglia altra categoria".
A quel punto è scoppiato il pandemonio perché se pure quanto detto era atteso e condivisibile, il come non rispettava il regolamento d'aula. Infatti non era quello il momento degli interventi. La giunta è apparsa in chiara difficoltà e a questo punto, visto l'escalation degli eventi e la frase pronunciata da Spinelli, si attendono ulteriori colpi di scena nelle prossime ore. La posizione di Cristoforetti, a questo punto, appare difficilmente difendibile.