Contenuto sponsorizzato

Caro energia, gli impiantisti: ''Panarotta chiusa? Una sorpresa perché è 100% pubblica''. E sull'acqua: ''C'è difficoltà, questa stagione non si può sprecare nulla''

La presidente di Anef, Valeria Ghezzi: "Le società più piccole hanno davanti un periodo difficile. I caroselli più grandi costrette a lavorare senza margini. Apertura anti-economica ma non vogliamo fermare la filiera"

Di Luca Andreazza - 14 ottobre 2022 - 06:01

TRENTO. "Tutte le società più piccole hanno problemi e hanno purtroppo davanti un periodo difficile". A dirlo Valeria Ghezzi, presidente di Anef-Associazione nazionale esercenti funiviari. "I caroselli più grandi invece si trovano costrette a rinunciare ai margini per restare aperte".

 

A fronte dei postumi del lockdown a causa Covid e del rincaro dell'energia, l'industria delle neve non vuole sentire parlare di passi indietro (Qui articolo). C'è molta preoccupazione tra gli operatori con la stagione ormai alle porte ma la volontà è quella di tenere duro quasi a ogni costo "perché abbiamo la responsabilità di una filiera intera: se si fermano gli impianti, tutto il comparto va in sofferenza".

 

E già si annunciano aumenti delle tariffe lungo tutta la catena per fronteggiare inflazione e costi energetici. Skipass a +10% medio, ma rincari sono attesi anche nei listini delle strutture ricettive e della ristorazione. La vacanza bianca rischia di costare parecchio (Qui articolo). Chiudono i palazzetti del ghiaccio per l'insostenibilità delle bollette, si pensa a razionare l'energia ma la montagna cerca di resistere. 

 

Si ragiona già di lavorare sulla difensiva. Un fronte che, seppur in forte difficoltà, cerca di restare compatto. "Già nel mese di agosto - dice Ghezzi - avevo lanciato un allarme con particolare riferimento i territori alpini e prealpini delle Regioni a statuto ordinario. Le difficoltà riguardano soprattutto le società medio-piccole, l'apertura è sicuramente anti-economica e la speranza è quella che si possa contare su precipitazioni abbondanti".

 

Una crepa si è aperta però con la rinuncia ufficializzati negli scorsi della Panarotta: gli impianti restano fermi (Qui articolo). "E' stata una sorpresa - evidenzia la presidente di Anef - non mi sarei aspettata una decisione di questo tipo da territori con la 'specialità' quali Trentino, Alto Adige, Val d'Aosta o Friuli. E ancora meno mi sarei aspettata una scelta così forte da una società che controllata al 100% dall'ente pubblico".

 

E per il caso della Valsugana non sembrano esserci i margini di ripensamento. A questo punto c'è il rischio di un effetto domino sulle stazioni più piccole? C'è il rischio che i piccoli comprensori, quelli con pochi impianti di risalita, magari più 'isolati' o a quote più basse decidano di non aprire? "E' chiaro che si è destinati a lavorare in perdita. C'è preoccupazione - prosegue Ghezzi - ma non c'è la sensazione di altre scelte in questa direzione. Anzi, la speranza è quella che la Provincia di Trento si faccia carico di supportare la Panarotta nell'apertura, anche se non sembra che ci sia questa volontà di sostegno". 

 

Non solo energia, un altro nodo è legato all'acqua. Dopo un inverno secco e caldo, l'estate è stata caratterizzata dalla siccità e massima attenzione sull'utilizzo di questa risorsa, naturalmente strategica per produrre la neve programmata in un contesto di cambiamento climatico.

 

"E' un momento complesso da tutti i punti di vista e c'è un problema, diversi bacini in questo momento non sono ai livelli degli anni scorsi. E' fondamentale per quanto possibile gestire i costi, anche se è difficile sul fronte della produzione della neve. Questa stagione non si può sprecare nulla, bisogna fare ancora più attenzione, anche sui metri cubi di acqua. La speranza è quella che ci sia molta neve naturale", conclude Ghezzi.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Esteri
23 gennaio - 17:52
La stampa tedesca ha bollato come un ''saluto hitleriano'' quello fatto da Musk durante la cerimonia di insediamento di Trump e questa notte degli [...]
Ambiente
23 gennaio - 18:33
A quota circa 1.300, in Val di Fiemme, un avvistamento (davvero) particolare. E c'è chi si è chiesto se si trattasse di un gatto [...]
Cronaca
23 gennaio - 16:21
Il giovane era alla guida del autocarro da 35 quintali che ha tamponato ad alta velocità il mezzo pesante che lo precedeva. Come si evince dalla [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato