Il progetto che ha raccolto 460.000 occhiali da sole per proteggere la vista degli abitanti delle alte quote: uno sguardo a "shades of love"
"Shades of love" è una organizzazione che si occupa della salute della vista di popolazioni che vivono in alta quota e sono contemporaneamente molto esposte a malattie oculari e con poche possibilità di accedere a cure adeguate. L'organizzazione, dal 2009 a oggi, ha raccolto 460.000 occhiali da sole in tutto il mondo, distribuiti poi a persone bisognose in regioni remote di alta quota
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
“Immaginate una vita senza vedere i vostri figli crescere. Immaginate una vita in grandi e spettacolari spazi aperti, senza poterli vedere. Questa è una realtà molto diffusa nelle regioni ad alta quota, ma grazie a dei semplici occhiali da sole di qualità, le popolazioni indigene delle regioni colpite possono vedere più a lungo e vivere più felici”.
Questa è l'idea alla base di “Shades of love”, una organizzazione che raccoglie occhiali da sole in tutto il mondo e li distribuisce nelle regioni remote di alta quota ("shades", in inglese, vuol dire "occhiali da sole").
Nelle aree montuose remote come l'Himalaya e le Ande, fino all'80% della popolazione soffre di malattie agli occhi, cecità o cancro oculare. Infatti, gli abitanti del luogo sono esposti tutto l'anno ai dannosi raggi UV e spesso sono vittime di malattie oculari prima dei 30 anni. Si stima che in totale siano addirittura 80 milioni le persone che vivono in aree ad alta quota e che necessitano di cure oculistiche.
L'altitudine, le condizioni climatiche e la mancanza di protezioni per gli occhi sono la causa di alti tassi di malattie oculari e cecità. Contemporaneamente, spesso gli abitanti di questi luoghi così remoti non hanno accesso alle cure oculistiche.
Come spiegano i rappresentanti del progetto, a causa del buco nell'ozono, gli effetti nocivi dei raggi UV stanno peggiorando e questo ha, nel tempo, portato grandi spostamenti degli abitanti locali nelle valli più basse. Così case, villaggi e culture vengono abbandonati, portando al fenomeno delle “città fantasma” nelle Ande, ad esempio.
In altre zone focus del progetto, la diffusione di malattie oculari e cecità impatta fortemente delle categorie specifiche di lavoratori, come i coltivatori di patate peruviani, i pastori di yak nepalesi o le artigiane del Kashmir, con ripercussioni dirette sul reddito familiare.
Dal 2009, quando è stata fondata, “Shades of love” ha distribuito 460.000 occhiali da sole nelle regioni d'alta quota più remote del mondo, partendo dal distretto di Ladakh, in India, e poi ampliando le operazioni in Nepal, Perù, Bolivia, Pakistan e Cile.
L’idea di questo progetto venne al suo fondatore, Jürgen Altmann, durante un anno sabbatico passato facendo volontariato in un ospedale: durante una sessione di cure oculistiche in Zanskar (Ladakh) ha realizzato l’importanza, per gli abitanti del posto, di possedere dei buoni occhiali da sole.
“Shades of love” organizza anche campi di educazione oculistica per spiegare i rischi dei raggi UV e le cure oculistiche alle comunità colpite e cliniche oculistiche mobili per fornire interventi chirurgici a chi ne ha bisogno.
Si può contribuire al progetto, non solo con delle donazioni di denaro, ma anche mandando occhiali da sole non più utilizzati all’indirizzo apposito (che si trova sul sito). Questi verranno poi controllati, per valutarne il grado di protezione UV, e sistemati, pulendone le lenti, e mandati a chi ne ha bisogno.