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Cultura

"Che tu sia donna o uomo, la gravità ti porterà giù con la stessa forza”: il messaggio di libertà e uguaglianza di Nasim Eshqi, la più forte climber iraniana

Nasim Eshqi è la prima donna iraniana ad aver aperto delle vie alpinistiche e l’unica donna iraniana a praticare l’arrampicata a livello professionale. Nasim oggi usa la sua fama per portare attenzione sulla condizione femminile in Iran, continuando ad aprire vie alpinistiche in numerosi paesi e a insegnare arrampicata

di
Sofia Farina
31 luglio | 18:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

“Non ha importanza se sei ricco o povero, nero o bianco, iraniano o italiano, donna o uomo, la gravità ti porterà giù con la stessa forza e questo mi dà una grande libertà e un grande senso di uguaglianza

 

Nasim Eshqi è la prima donna iraniana ad aver aperto delle vie alpinistiche e l’unica donna iraniana a praticare l’arrampicata a livello professionale. Questa attività, a cui Nasim si dedica in modo del tutto normale ai nostri occhi, ma intollerabile per il regime islamista che governa il suo paese d’origine, e la costringe a vivere lontana da esso come rifugiata politica. 

 

Infatti, essere una donna che arrampica in Iran vuol dire allenarsi in palestre che hanno orari separati e limitati, attenendosi al codice di abbigliamento conservatore del paese, indossando abiti lunghi e larghi e coprendo i capelli, non avere compagni di cordata uomini ed vedere il proprio accesso ad alcune falesie negato.

 

Nasim è nata a Teheran, “la città dove sono nata e cresciuta, dove ho lottato per la sopravvivenza della mia anima e dei miei sogni”, che le ha insegnato “a muoversi nell’ombra pur di restare viva”. La capitale dell’Iran è una grande metropoli, ospita 16 milioni di abitanti, e si trova a mille metri di quota, ai piedi dei monti Elburz

 

Ed è proprio a Teheran che Nasim è cresciuta, lottando contro le imposizioni del regime con un atto di ribellione alla volta, sviluppando una forte passione per il movimento e lo sport, che diventavano espressione di libertà e di forza. E così, divenne prima una fortissima kickboxer, allenandosi e gareggiando in totale segretezza dalla sua famiglia, e poi una studentessa di scienze motorie all’università, dove avvenne l’incontro con l’arrampicata.


Credits: Jan Novak / IG: @jan_novak_photography 

Dagli allenamenti in palestra, alla scoperta delle falesie nascoste tra i monti, dove la polizia morale non arriva e le donne possono arrampicare come gli uomini (e con gli uomini), fino ai primi viaggi nei climbing camp dei paesi vicini, l’arrampicata è stata letteralmente una salvezza per Nasim. 

 

“A Josito parlavamo tutti la stessa lingua - racconta ripensando alla sua prima esperienza di arrampicata in Turchia, nel climbing camp di Josito - Una lingua fatta di roccia, di corde, di moschettoni e di sfide. Mi sentivo parte di una comunità, una comunità grande come il mondo, con le montagne unite in un abbraccio che ci conteneva tutti, nessuno escluso”.

 

Delle sue prime esperienze in Europa, racconta: “Ciò che più mi colpì furono soprattutto le ragazze che incontrai: erano tante, tutte impegnate a provare con slancio e naturalezza vie anche molto difficili. Queste ragazze, al contrario delle mie sorelle iraniane, arrampicavano senza dover lottare contro la propria società e contro le paure da essa instillate. La maggior parte delle ragazze in Iran smette di sognare in tenera età. Costrette a sposare uomini maturi, abusate sessualmente, ingravidate ad appena dieci anni, i loro sogni muoiono sotto i colpi di un sistema che tollera una simile vergogna. Osservare queste giovani donne arrampicare senza l'incubo di un sistema che le perseguitasse mi aprì il cuore e la mente”.

 

Tuttavia, come lei sottolinea, anche le stesse esperienze europee, fondamentali per la sua presa di coscienza sulla condizione femminile in Iran, sono state il risultato di piccole e faticose battaglie: “Non so per quante notti, prima di addormentarmi, ho espresso il desiderio di ottenere il visto e esplorare il mondo”, racconta, ripensando alle difficoltà attraversate.

 

La fama, dovuta alla potenza della sua figura, al carisma di questa donna che ha aperto più di cento vie fra Oman, Emirati Arabi Uniti, Armenia, India, Turchia e Georgia, ha reso i viaggi sempre più facili, grazie alle garanzie e agli inviti formali di brand, eventi e colleghi.


Credits: Arno Dejaco / vertical-life.

Una netta svolta nella sua attività di arrampicatrice e di figura pubblica è avvenuta nel 2022, quando la notizia della morte della ventiduenne Mahsa Amini, divenuta poi simbolo delle proteste delle donne in Iran, la raggiunse in una falesia a Chamonix: “Mi resi conto che era arrivato il momento di condividere la mia storia con persone che dell’iran non sapevano nulla. Volevo diffondere il mio messaggio di libertà, mi trovavo nella posizione di creare consapevolezza e condividere con gli occidentali informazioni che non avrebbero potuto trarre dai media”. 

 

Oggi, insieme al compagno Sina Heidariy, Nasim porta avanti “When Mountains Speak”, un progetto che unisce l’alpinismo e la tutela dei diritti umani, per “amplificare la voce della libertà, facendola rieccheggiare tra le pareti”, e intitolando le vie aperte a donne resistesti, a cui dare voce e di cui tutelare la memoria. L’ultima, dal nome “woman-life-freedom”, dedicata proprio a Mahsa Amini, è stata aperta dalla coppia nel Catinaccio, in Val di Fassa.

 

 

 

 

 

 

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Sempre nell'ottica di rendersi megafono per amplificare la causa delle milioni di donne che sottostanno al rigido regime islamista della sua terra madre, Nasim ha scritto un libro ("Ero roccia, ora sono montagna" edito da Garzanti e uscito nel 2024) ed è la protagonista di un documentario, "Climbing Iran", di Francesca Borghetti.

 

“Nel corso della vita, ero stata bambina, poi ero diventata ragazzo e da ragazzo avevo dimostrato di essere più forte di molti miei coetanei. Eppure non era ancora abbastanza. Fu diventando donna che divenni invicibile. Ero roccia, ora sono montagna”.

 

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