L’obiettivo delle modifiche è quello di tutelare in modo più efficace piante e animali dalla progressiva diffusione delle attività ricreative all’aria aperta
Il Comune di Ostana, come tante realtà analoghe, ha visto negli ultimi anni un importante taglio dei trasferimenti statali a sostegno delle attività ordinarie. Ciononostante, per superare una recente emergenza, ha promosso un'interessante iniziativa che mira a stimolare rapporti di collaborazione non solo tra enti e comunità locali, ma anche tra enti e turisti, villeggianti e, più in generale, persone affezionate al paese
L'editoriale / Se i social network possono essere dei formidabili amplificatori comunicativi, spesso rischiano di dare corpo a quelle che in realtà sono solo percezioni. Una narrazione incompleta e semplificata può infatti avere delle ripercussioni negative su chi abita i territori montani, ma anche sul lavoro di chi prova a sviluppare una programmazione territoriale in linea con le caratteristiche del presente
La promozione di una località di cui si ignora l’aspetto è poco rassicurante, soprattutto se si tratta di un’iniziativa del Ministero del Turismo: osservando la dialettica utilizzata per pubblicizzare i luoghi "dimenticati", sorge il dubbio che questo tipo di esperienze si esauriscano in superficie
Forse sopravviveranno ai cambiamenti climatici proprio sotto forma di decorazioni. Si accenderanno tutte le sere dell'anno, come fossili luminosi, non più per invitare all'acquisto, ma per testimoniare un tempo che stiamo contribuendo a cambiare; per evidenziare le conseguenze della civiltà dei consumi
Può sembrare un paradosso, ma l'albero di Natale del Papa è senza dubbio un'affilata accetta sociale. Spacca in due l'opinione pubblica; dà vita a una bipartizione netta, che non considera posizione intermedie. C'è chi parla di "omicidio" e c'è chi difende la tradizione. Tuttavia, scavando oltre l'epidermide, emerge una storia più complessa
Puntualissima, ogni anno arriva la polemica sull'albero di Natale. Come al solito si sono creati schieramenti netti che riflettono posizioni irremovibili, come al solito parole affilate si affrontano sui social network, come al solito un forte rumore di fondo impedisce di soppesare questa usanza con l'obiettività necessaria. Per provare a farlo ci siamo appoggiati alle parole di uno dei maggiori interpreti letterari della montagna: Mario Rigoni Stern
Il dibattito sull'orso, a dispetto dell'apparenza, risulta meno polarizzato di quanto appare. Gli antropologi: “Il nostro obiettivo è quello di comprendere meglio le posizioni nelle più diverse sfumature per dare forma a iniziative efficaci e per non inciampare in risposte semplificate”
Nonostante in cielo splenda il sole, sono arrivati i cosiddetti “giorni-neve”. La neve artificiale è un porto sicuro ma, considerata la riduzione e la discontinuità provocate dall'emergenza climatica, sta diventando un porto dal quale tante stazioni sciistiche rischiano di non uscire più
L'editoriale / Questo episodio evidenzia con efficacia il carattere del mondo in cui viviamo: un mondo che, per riempire vuoti argomentativi, si scaglia sul personale addebitando atteggiamenti privi di fondatezza
Come può una persona preoccuparsi per le temperature estive di questo anomalo novembre, per l’avanzata del bostrico – che è strettamente connessa all’aumento delle temperature –, per le tempeste di vento, e allo stesso tempo gioire per la vittoria di un politico la cui impronta negazionista rischia di rendere ancora più zoppi gli accordi internazionali sui cambiamenti climatici? Una risposta è di carattere divulgativo
In montagna i vuoti, troppo vuoti, della bassa stagione, si alternano i pieni, troppo pieni, dell’alta stagione. Un’onda umana che, a forza di infrangersi sui rilievi per poi ritirarsi dopo appena qualche giorno, rischia di eroderli