Basta droni nei boschi, cani al guinzaglio e regole più severe per i ciclisti: approvata la revisione della legge forestale del canton Zugo
L’obiettivo delle modifiche è quello di tutelare in modo più efficace piante e animali dalla progressiva diffusione delle attività ricreative all’aria aperta
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Basta droni nei boschi, cani al guinzaglio al di fuori della stagione della caccia, e regole più severe per i ciclisti che da ora in avanti non potranno più utilizzare i sentieri, ma solo le strade forestali.
Ieri, nel canton Zugo, in Svizzera, attraverso un referendum è stata approvata (con il 72,8% delle preferenze) la revisione della legge forestale. Le modifiche hanno il fine di tutelare in modo più efficace piante e animali dalla progressiva diffusione delle attività ricreative all’aria aperta. Per raggiungere questo obiettivo, sono stati introdotti alcuni accorgimenti.
L’esito di tale votazione non solo mette in evidenza il peso che le attività antropiche - anche quando sono “leggere” come appunto l’escursionismo o la mountain bike - possono avere quando il numero dei praticanti non riesce a essere digerito dai territori, ma invita inoltre a una riflessione di più ampio respiro sull'outdoor, un segmento turistico in evidente crescita.
Il fenomeno da un lato è indubbiamente positivo, perché allontana da attività ludiche che prevedono l’utilizzo di mezzi impattanti o di ingombranti infrastrutture, dall’altro però, se le attività sono programmate con scarsa accuratezza, rischia di incidere non solo sugli equilibri ambientali, ma anche sociali.
Con una frequenza via via crescente si registrano infatti attriti tra turisti e comunità locali, ma anche tra turisti e… turisti, perché la frequentazione massiva di un luogo rischia di ridurre il valore dell'esperienza e, di conseguenza, di generare malcontento.
Spesso si parla di coesistenza tra esseri umani e fauna selvatica. Un obiettivo importante, verso cui è necessario tendere. Per rattoppare il tessuto socio-ambientale dei territori montani bisogna tuttavia iniziare a parlare anche di coesistenza tra le diverse realtà umane che si incontrano/scontrano nei solchi vallivi. Ognuna di queste realtà porta in quota interessi che si rispecchiano in un ampio ventaglio di interpretazioni del mondo e, nel nostro caso, dei rilievi.