La storia del Team Shelters, un gruppo di studenti del Politecnico di Torino che, da un'idea del docente Roberto Dini, ha trovato in un bivacco il cantiere didattico per eccellenza. In dialogo con il Glacier Lab, il laboratorio diffuso dedicato al monitoraggio delle masse glaciali del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente del Territorio e delle Infrastrutture, ha progettato un piccolo modulo abitativo a supporto degli scienziati e delle strumentazioni di monitoraggio da collocare in prossimità del Rifugio Prarayer nel Comune di Bionaz in Valle d’Aosta
Dal 3 al 5 maggio, a Demonte in Valle Stura la musica ha risuonato tra piazze e strade nella grande festa che apre la stagione delle danze occitane. Si chiama Prima D’oc e prende la forma di un raduno transfrontaliero, ha il sapore di un risveglio a primavera, il gusto di una festa che è condivisione di palco e spartiti, tecniche di liuteria e prodotti tipici. Un rendez vous che si rinnova da quasi vent’anni in Piemonte: gruppi di musica tradizionale e danzatori di balli occitani occupano lo spazio di un paese in ensemble creati ad hoc di organetti, violini, flauti, fisarmoniche cromatiche, cornamuse e voci. Un centinaio di musicisti e un numero incalcolabile di ballerini
Cinema e cultura per fare comunità. Il Valsusa Filmfest è un Festival che si connette al territorio, in dialogo con le associazioni e le persone, che tiene il filo della memoria e apre nuovi orizzonti di riflessione. Da quasi trent’anni racconta, attraverso la sua storia, una Valle piemontese ai confini con la Francia utilizzando il linguaggio cinematografico
Non è festa senza il suono di una campana. Un messaggio in musica che è in grado di scandire i giorni e i momenti di condivisione di una comunità. Il suono delle campane a festa tipico di piccole chiese e cappelle di montagna in Piemonte prende il nome di “baudetta”. Ci sono piccoli borghi, spesso di montagna, in cui quel ritmo inconfondibile è in via di estinzione. A Torrette, una borgata all’imbocco del Comune di Casteldelfino in provincia di Cuneo, un gruppo spontaneo di persone ha preso a cuore il desiderio di tramandare la melodia di quel campanile affinché non vada perduta
Vita lenta è un profilo Instagram nato al mare, in Puglia, eppure il sogno di una vita lenta è spesso anche il motore che muove verso le terre alte: ritornare a popolare la montagna come opportunità per dare nuova sostanza al tempo e fuggire dalla frenesia dei grandi centri. Quello di Gianvito Fanelli è un osservatorio privilegiato sull'idea di lentezza (e bellezza). Come viene narrata nelle immagini scattate in montagna? "Guardando il mare, ci perdiamo nell’infinito, pensiamo al futuro o ad altre possibili vite. Guardando le montagne, credo che il tipo di sguardo sia diverso: è come se volassimo e guardassimo la nostra quotidianità dall’alto"
In Piemonte, a Roccavione all'imbocco delle Valli Gesso e Vermenagna, c’è la Cartiera Pirinoli, un’impresa che nel legame con il suo territorio ha saputo trovare linfa per uno sviluppo economico attento all’ambiente e alle persone. L’ha visitata Legambiente insieme a Comieco, il Consorzio Nazionale che si occupa del recupero e del riciclo degli imballaggi a base cellulosica, nell'ambito della campagna "I cantieri della transizione ecologica": un’esperienza virtuosa con una storia secolare alle spalle tra periodi d’oro, momenti difficili e una rinascita grazie ai suoi stessi operai
“Un mondo a parte”, il film di Riccardo Milani con Antonio Albanese e Virginia Raffaele è un successo al botteghino che si riflette su tutte quelle aree interne, spesso di montagna, che si misurano con lo spopolamento. Ma soprattutto, è una luce accesa su un presidio fondamentale per quei territori: le piccole scuole
La vetrata sul paesaggio. Tutto attorno, nelle orecchie e nelle narici, i segni tangibili della presenza di esseri viventi piccoli e operosi: le api. Potrebbe essere una stanza panoramica da cui guardare le stelle. E invece no. L’intuizione degli architetti torinesi Fabio Vignolo e Giovanni Poncino nasce dal desiderio di andare oltre la pura contemplazione della natura e di unire i benefici dell'apiterapia alla nuova frontiera dell'apiturismo. Dormire in una micro architettura in legno cullati dal ronzio delle api: "Può diventare un'opportunità di sviluppo turistico e un modo per valorizzare il lavoro di piccoli e medi apicoltori"
Il Parco naturale del Monviso racchiude una storia millenaria e un’incredibile varietà di habitat e specie in un territorio che si sviluppa su due Valli del Piemonte occidentale, Varaita e Po. A prendersene cura, in un costante monitoraggio dello stato di salute della flora e della fauna, è l’Ente di Gestione delle aree protette del Monviso. 10mila ettari di territorio gestito che offrono un punto di osservazione privilegiato sugli effetti del cambiamento climatico. "L’innalzamento delle temperature in montagna può indurre lo spostamento di una specie più in quota. Anche le caratteristiche che le specie alpine hanno assunto sono frutto dell’adattamento all’ambiente: la pernice bianca cambia il proprio piumaggio passando da grigio in estate a bianco in inverno. Questa “strategia” le consente di essere molto mimetica sulla neve e difendersi così dai predatori. Si trasforma però in uno svantaggio negli inverni senza neve".
“Dopo la pandemia ci siamo accorti che stavano crescendo il desiderio di conoscere meglio il territorio montano e le possibilità di cambio vita in ottica di ripopolamento". Il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo spiega così la genesi della Scuola di montagna, un percorso di orientamento per supportare persone, gruppi e famiglie che stanno progettando di vivere o lavorare nelle terre alte. Nata su iniziativa della Città Metropolitana in collaborazione con il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell'Università degli Studi di Torino e SocialFare - Centro per l’Innovazione Sociale, sono aperte le iscrizioni alla terza edizione che si svolgerà in Val Pellice dal 28 al 30 giugno
Esiste una relazione tra lo spazio e il suo fruitore? Possono le scelte stilistiche con cui è stato progettato un rifugio definire il comportamento e le emozioni di chi lo frequenta? Lo abbiamo chiesto a Luca Gibello, direttore de Il Giornale dell’Architettura e presidente dell’associazione Cantieri d’alta quota che nel suo lavoro di ricerca ha spesso unito l'interesse per la storia dell'architettura alla passione per l'escursionismo e l’alpinismo: “Rifugio è quello spazio che ci fa percepire un senso di protezione rispetto all’infinitamente grande dell’esterno"
Il monitoraggio del permafrost fornisce un importante contributo alla comprensione dei cambiamenti climatici in area montana, dei rischi naturali in alta quota e sul ciclo idrologico delle terre alte. Grazie al progetto europeo Alpine Space PermaNET, Arpa Piemonte ha installato cinque stazioni distribuite in tutto l'arco alpino della regione: il pozzo di 100 metri al Colle Sommeiller mostra come nella roccia sia in atto un riscaldamento che in alcuni casi interessa anche le parti più profonde. Uno studio ancora in fase preliminare sta analizzando la temperatura della roccia all'interno del Buco di Viso