Oltre mille sfollati al termine di una notte insonne in Emilia Romagna (VIDEO) . "Una notte da incubo" per la popolazione locale tra esondazioni e allagamenti
In Emilia Romagna l'alba è arrivata a porre fine a una notte insonne, fatta di allagamenti, esondazioni, crolli e persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. Il ciclone Boris continua a insistere sui territori reduci dell'alluvione del 2023
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
In Emilia Romagna l'alba è arrivata a porre fine a una notte insonne, fatta di allagamenti, esondazioni, crolli e persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni.
Il numero di sfollati ha superato il migliaio, mentre la circolazione ferroviaria tra Faenza e Forlì è stata interrotta. Il rischio di esondazione di un fiume ha spinto le autorità a sospendere i collegamenti ferroviari, con decine di treni cancellati e deviati.
Francesco Billi, sindaco di Castrocaro, ha descritto la scorsa notte come "un incubo", con gravi danni sia alle abitazioni che al territorio. "Abbiamo sfollati e anche se i corsi d'acqua stanno lentamente calando, l'allerta rossa rimane attiva", ha dichiarato. Le previsioni indicano ulteriori precipitazioni fino alle ore 14.
Anche la Protezione Civile ha avvertito la popolazione che nelle prossime ore sono attese nuove precipitazioni, principalmente sul settore centro-orientale della regione. I fiumi Idice, Sillaro, Senio, Lamone e Montone hanno raggiunto livelli preoccupanti, superando la soglia di allerta 3. In particolare, il Montone ha toccato un livello di 7,58 metri.
La situazione è particolarmente complicata anche a Modigliana, in provincia di Forlì-Cesena, dove nella serata di ieri, mercoledì 18 settembre, è esondato il fiume Marzeno dopo che in 36 ore le precipitazioni cumulate sono arrivate a 282 millimetri. L’ondata di piena ha reso necessaria l’evacuazione di molte famiglie nel comune appenninico che era già stato devastato da numerose frane nel maggio 2023.