"Le persone sciano sulla terra". Le immagini dagli impianti sciistici di Ovindoli, in Abruzzo, sono "il volto del triste e troppo mite inverno appena passato sull'Appennino"
Mentre le Alpi ricevono un'altra intensa nevicata, l'Appennino ci regala scene che testimoniano l'incapacità di rassegnarsi al mancato arrivo dell'inverno quest'anno, con le webcam degli impianti di Ovindoli che mostrano sciatori scendere sulla terra
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Mentre le Alpi dell'ovest continuano ad essere investite da forti nevicate e gli sciatori provano l'esperienza di sciare sulla neve resa arancione dalle polveri arrivate dal Sahara, a Ovindoli in questi giorni va in scena l'incapacità di rassegnarsi ad un inverno che non è mai davvero stato inverno, con gli sciatori che scendono su "piste" di (poca) neve artificiale mista a terra, come testimoniano le immagini delle webcam del comprensorio sciistico.
La foto scattata dalla webcam dell'imbarco di Campetto Alpini venerdì mattina è stata ripresa in alcuni gruppi di appassionati di meteorologia e di sci sui social. Commentano così su Meteo info, gruppo Facebook "Le persone sciano sulla terra. E' il volto di questo triste e troppo mite inverno appena passato per il nostro Appennino".
Il comprensorio di Ovindoli sta chiudendo questa disastrosa stagione con milioni di perdite in questa stagione caldissima e senza neve. Il bilancio drammatico di una stagione destinata a chiudersi definitivamente domani è stato recentemente raccontato dal presidente degli impianti di Monte Magnola, Giancarlo Bartolotti: “Siamo andati avanti con le nostre quattro piste. E’ stata un’annata nera perchè, se è vero che bisogna puntare sulla neve programmata come fanno al nord e come hanno fatto a Roccaraso, il clima naturale è sempre il maggior attrattore. Abbiamo lavorato bene tra Natale e capodanno ma stiamo parlando di briciole. Quest’anno le presenze sono calate drasticamente, almeno il 70 per cento e abbiamo perso tre milioni”.
Spostando lo sguardo dal presente di fango e neve tecnica al futuro scopriamo che Ovindoli figura anche nella sezione “Brutte idee e brutti progetti” del rapporto Nevediversa 2024 di Legambiente grazie al progetto di nuove piste da sci in una Zona di Protezione Speciale, in un territorio dove l’innevamento è sempre più scarso. Citando il rapporto: “Nuove piste da sci e nuovi impianti da risalita sul Monte Magnola nel territorio di Ovindoli, nel Parco Regionale Sirente-Velino e all’interno di una Zona di Protezione Speciale della Rete Natura 2000. Per realizzare le nuove piste hanno distrutto ettari ed ettari di rarissima vegetazione d’alta quota. Il progetto ha sollevato grande contrarietà nel mondo ambientalista. Il TAR aveva annullato le autorizzazioni rilasciate, ma il Consiglio di Stato, ribaltando la sentenza del TAR e accogliendo il ricorso presentato dalla Regione Abruzzo e dal Comune di Ovindoli, ha autorizzato i lavori”.
Nel frattempo, un servizio recentemente mandato in onda su Rete8 (una televisione locale abruzzese) proprio sul comprensorio di Ovindoli, ci mostra l'Assessore allo Sport e al Bilancio della Regione Abruzzo, Mario Quaglieri, che intervistato riguardo l'idea di realizzare dei nuovi impianti sciistici sul Sirente (quota massima 2400 metri) oltre a mostrarsi favorevole all'idea, ha citato, con orgoglio, i lavori in corso di collegamento tra Campo Felice e Ovindoli definendoli tali da rendere il centro "una delle stazioni sciistiche più importanti del Centro Italia", a testimonianza, ancora una volta, del rifiutarsi di prendere atto della realtà che si ha di fronte.