Sull'Appennino zero termico a 3.200 metri (+8.3°C ai 1.538 metri della stazione sciistica di Campo Felice). Un inverno che sa d'autunno
Se negli Stati Uniti è in corso una fortissima ondata di gelo, sulla nostra Penisola le temperature sono nettamente al di sopra delle medie del periodo e sull’Irlanda e la Scozia è in corso una vera e propria tempesta
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Se negli Stati Uniti è in corso una fortissima ondata di gelo, sulla nostra Penisola le temperature sono nettamente al di sopra delle medie del periodo e sull’Irlanda e la Scozia è in corso una vera e propria tempesta.
Più che in gennaio sembra di vivere in pieno autunno, con l’intero territorio europeo preso d’assalto dalle umide e miti correnti atlantiche. Sull’Irlanda il servizio meteorologico nazionale ha diramato un’allerta rossa vigente sull’intera nazione. Per di più, dove è avvenuto l’impatto del ciclone, tra la notte scorsa e questa mattina, la pressione è crollata anche di 69 hpa in 24 ore.
Quando il calo della pressione equivale a 24 hpa in 24 ore, il fenomeno meteorologico prende il nome di ciclogenesi esplosiva e quindi si parla di condizioni di maltempo davvero estreme. Questo eccezionale peggioramento ha attirato l’attenzione del Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) che in Irlanda ha inviato un "cacciatore di tornado" per raccogliere dati considerati unici.
Intanto sul Mediterraneo centrale l’inverno continuerà a mantenersi piuttosto lontano, con aria umida e mite che sta provocando valori termici anomali per il mese di gennaio.
Notevoli le temperature che oggi hanno interessato le nostre montagne, con lo zero termico, che domani, in Appennino, si troverà al di sopra dei 3.200 metri.
Significa che pure sulla vetta del Corno Grande del Gran Sasso d’Italia (2.914 metri) le temperature saliranno sopra gli zero gradi.
Oggi le stazioni meteorologiche dell’Associazione AQ Caput Frigoris, in Abruzzo, hanno registrato una temperatura di +8.3°C ai 1.538 metri della stazione sciistica di Campo Felice, ma anche +3.8°C ai 2.433 metri del Rifugio Franchetti del Gran Sasso d’Italia.
Questa situazione non sembra intenzionata a risolversi velocemente perché, a dominare lo scacchiere europeo, saranno ancora e almeno fino alla fine del mese le umide e non troppo fredde correnti atlantiche. Proprio il flusso atlantico sarà responsabile di una serie di peggioramenti più o meno importanti, che nei prossimi giorni potrebbero interessare anche l’Italia con venti intensi e pioggia diffusa.
La neve potrebbe tornare soltanto in alta quota, o comunque dalla media montagna. La tendenza di questo mese di gennaio purtroppo continua a seguire quelle degli ultimi anni, dove a prevalere sono temperature più miti del normale.