A 350 km/h sfiora con l'aereo la pista da sci di Kitzbühel (VIDEO): insieme a una transizione tecnologica, serve una metamorfosi culturale
Il volto della Coppa del Mondo si fa bifronte (per non dire paradossale): se da un lato le temperature e le precipitazioni rispecchiano un mondo sempre più caldo, dall’altro si insiste ancora sul "divertimento fossile", di cui l’aereo si fa emblema
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Mentre a Garmisch-Partenkirchen, in Germania, il caldo e la pioggia hanno condizionato la prima prova della discesa libera di Coppa del Mondo femminile di sci (la giuria ha dovuto ridurre di circa 1/3 il tracciato per motivi precauzionali - ne abbiamo parlato QUI), Dario Costa, pilota acrobatico e membro del team Red Bull Air Race, è sfrecciato a 350 chilometri all’ora, con il suo aeroplano, lungo i 3.312 metri della difficile pista di Kitzbühel, in Austria, dove oggi (venerdì) è in programma il super-G, sabato la discesa libera e domenica lo slalom maschili.
Tra acrobazie e manovre al limite, lasciando dietro di sé una lunga striscia gassosa, il pilota ha dato sfoggio delle sue indubbie abilità.
Il volto della Coppa del Mondo si fa dunque bifronte (per non dire paradossale): se da un lato le temperature e le precipitazioni rispecchiano in un mondo sempre più caldo, dall’altro si insiste ancora sul "divertimento fossile", di cui l’aereo con il suo rombo gutturale e i suoi consumi si fa emblema.
"Questo spettacolo ha un impatto minimo sulle emissioni globali e di conseguenza sulle dinamiche globali", penserà qualcuno. È vero, ma bisogna anche riflettere sull’influenza sociale dei simboli, in questo caso alimentata da uno sport molto popolare: lo sci.
Grazie ai simboli viene costantemente normalizzato un sistema energetico che, di questo passo, andrà a compromettere in modo ulteriore gli sport vincolati al freddo e alla neve.
Insieme a una transizione tecnologica, abbiamo urgente bisogno di una metamorfosi culturale.
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