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Questa volta l'influencer è di Tik Tokyo? Stanchi di attendere la funivia in coda, in Giappone risalgono la pista a piedi: "C'è una Roccaraso in ogni montagna del mondo"

(IL VIDEO) Quello dell’overtourism non è un problema nato a domenica 26 gennaio nella località abruzzese, ma interessa con crescente impatto le aree più ambite dei rilievi di tutto il pianeta

di
Pietro Lacasella
06 febbraio | 16:45
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

"C'è una Roccaraso in ogni montagna del mondo", viene da commentare, osservando un nutrito gruppo di sciatori giapponesi risalire una pista con l’attrezzatura sulle spalle, poiché stanchi di attendere la funivia.

 

Come scrivevamo nei giorni scorsi – perdonate se ci ripetiamo – quello dell’overtourism non è un problema nato domenica 26 gennaio nella località abruzzese, ma interessa con crescente impatto le aree più ambite dei rilievi di tutto il mondo.

 

L’episodio avvenuto a Hokkaido, mette in evidenza la pervasività di questa dinamica, anche se è naturalmente obbligatorio constatare che i fenomeni di afflusso di massa possono avere origini differenti.

 

Se la carica dei 10.000 di Roccaraso pare sia nata da una commistione di offerte low cost e di video diventati virali su Tik Tok, in Giappone, la sovrabbondanza turistica è stata provocata dal richiamo di una nevicata record: 129 centimetri in appena 12 ore.

 

Molte località montane soffrono da anni sotto il peso di un’affluenza turistica sproporzionata rispetto alle effettive possibilità del territorio che - non riuscendo ad assorbire la fiumana di persone, automobili, moto e pullman - subisce rapidi processi di erosione sociale e ambientale.

 

Questi episodi in futuro probabilmente si manifesteranno in modo sempre più improvviso e macroscopico per l’immediatezza divulgativa dei canali social.

 

Strutturare delle politiche capaci di regolare grandi e improvvisi flussi turistici è quanto mai urgente. 

 

“Prevenire è meglio che curare”, sostiene la saggezza comune: chissà se siamo ancora in tempo.

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