Una raccolta di comportamenti irrispettosi e pericolosi (VIDEO) con la fauna selvatica. "Ci piace sentirci indispensabili per la natura, ma non lo siamo"
Attraverso una raccolta video il Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise denuncia i comportamenti che mettono a repentaglio la vita degli animali selvatici e la sicurezza dei frequentatori del Parco
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
"Abbiamo raccolto e unito alcuni video (ma ce ne sarebbero ancora molti altri) e foto postate sui social, e nessuno se ne abbia a male se si riconosce nonostante i necessari oscuramenti, ma è doveroso per un’Area Protetta denunciare comportamenti che mettono a repentaglio la preziosa vita degli animali selvatici e la sicurezza degli stessi avventori". Così inizia un post pubblicato sulla pagina Facebook del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise finalizzato a divulgare comportamenti corretti con la fauna selvatica.
Il post fa inoltre riferimento a una pubblicazione del 1993 di Europarc Federation dal titolo Loving them to death (Amarli da morire) che metteva in guardia dagli impatti che un turismo non rispettoso può avere sulla biodiversità. "Sono passati 30 anni da allora - afferma il Parco - e molte cose sono cambiate: alcune in meglio, altre, purtroppo, in peggio".
Il post prosegue evidenziando come il nostro desiderio emotivo di assistere la fauna selvatica (forse per espiare il senso di colpa nei confronti dell'ambiente che coinvolge la nostra società) si riveli in realtà controproducente: "Rispettare gli animali selvatici significa in primis rispettare la loro selvaticità. Offrirgli cibo, accarezzarli, traslare su di essi quegli stessi sentimenti e desideri che vengono rivolti agli animali da compagnia è quanto di più sbagliato e pericoloso possiamo fare".
"Chi afferma di amare la natura - prosegue il Parco - dovrebbe piuttosto mantenere le distanze, ammirare tanta bellezza con il giusto rispetto e, soprattutto, diventare moltiplicatore di buone pratiche, informando che è qualcosa di profondamente sbagliato avvicinarsi ad un cervo per dargli da mangiare in cambio di un video o di una foto. In questo modo è possibile compiere un gesto di profonda consapevolezza e responsabilità ambientale. Invece accade, come si vede dalle immagini, che noi soddisfiamo un nostro desiderio emotivo senza sapere se per il cervo sia altrettanto positivo. I nostri comportamenti però non si fermano ai cervi, infatti, i danni che procuriamo alle volpi alimentando e addomesticando, sono ancora più gravi perché vengono rese dipendenti dal nostro cibo e dalla nostra presenza, diventando confidenti, ammalandosi con il tempo e venendo spesso investite".
Ci piace sentirci indispensabili per la natura, ma non lo siamo.
"La nostra speranza - conclude il post - è che il video faccia riflettere quante più persone possibile, in questa calda estate 2024, perché le immagini mostrano comportamenti altamente irresponsabili e pericolosi".
Qui di seguito il video
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