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Ambiente

Tutto è nato da uno scroscio di pioggia in piena stagione secca. Uno sguardo alla "pushpa", perturbazione sempre più inaffidabile

L’Università di Innsbruck da tempo monitora i ghiacciai delle Ande vicino a Huaraz, nel Perù settentrionale. Durante un’uscita sul campo, i ricercatori hanno incontrato le pushpa, piogge leggere che segnano l’inizio della stagione della semina. La loro maggiore imprevedibilità negli ultimi anni ha delle conseguenze nella vita degli agricoltori

di
Protect Our Winters Italia
03 novembre | 18:15

A cura di Anna Baldo

 

Quando nell’agosto 2018 dei ricercatori delle Università di Innsbruck e Amburgo si trovavano nella valle del Rio Santa per installare una stazione meteorologica, certo non si aspettavano di venire sorpresi da un breve ma intenso scroscio di pioggia, in piena stagione secca andina. La valle del Rio Santa si trova ai piedi delle vette innevate della Cordillera Blanca, a circa 3000 metri sul livello del mare, dove molti piccoli agricoltori coltivano mais, grano e patate. Tali colture, fondamentali sia per l’economia di sussistenza degli insediamenti che per il commercio nei mercati di Huaraz, sono il risultato di agricoltura tradizionale ed esperienza delle comunità radicate nella valle da generazioni.

 

L’agricoltura della zona dipende fortemente dalle precipitazioni stagionali poiché pochissime delle piccole aziende agricole hanno accesso a sistemi di irrigazione con disponibilità continua e l’acqua di fusione dei ghiacciai non è un’opzione disponibile in alcuni bacini a causa dell’alto contenuto di metalli pesanti. Dall’incontro e discussione con vari membri delle comunità locali, nel 2019 nacque AgroClim Huaraz, un progetto in collaborazione tra ricercatori proveniente da Perù, Austria, Regno Unito, Francia e Svizzera e finanziato dall'Accademia Austriaca delle Scienze (Österreichische Akademie der Wissenschaften - ÖAW). Il progetto si poneva l’obiettivo di comprendere i vari tipi di precipitazione presenti nella regione, i loro legami con l’agricoltura e se la variabilità recentemente osservata dagli agricoltori fosse attribuibile al cambiamento climatico.

 

Pioggia inaffidabile

 

Sulla base delle testimonianze degli agricoltori, quella pioggia improvvisa che colpì i ricercatori nel 2018 è identificabile come pushpa. Tali piogge coprono un importante ruolo per l’agricoltura locale, in quanto segnano la fine della stagione secca e umidificano il terreno dopo mesi di siccità, segnalando agli agricoltori l’inizio della semina. Le comunità locali avevano però notato con preoccupazione una crescente instabilità nelle pushpa degli ultimi anni: le piogge arrivavano sempre più in ritardo, con meno regolarità e maggiore intensità, segni che gli abitanti del luogo cominciavano ad attribuire al cambiamento climatico.

 

“Le piogge leggere dovrebbero annunciare l'inizio della stagione delle piogge, ma se gli agricoltori decidono di seminare e le pushpa sono seguite da un periodo di siccità, ciò ha implicazioni negative per l'intera stagione”, spiega Rolando Cruz Encarnación, esperto locale dell'Autorità Nazionale per l'Acqua in Perù (Autoridad Nacional del Agua – Ana). 

 

Cornelia Klein, ex ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze atmosferiche e criosferiche dell'Università di Innsbruck e ora al Centro britannico di ecologia e idrologia di Wallingford, si è occupata di investigare questo tipo di precipitazione non ancora documentato nella letteratura scientifica. La sua ricerca era stata guidata principalmente da due domande: 1) In che modo le precipitazioni di pushpa sono diverse da quelle del cuore della stagione umida? Ed 2) è possibile identificare una tendenza che possa essere attribuita al cambiamento climatico? Assieme a Cornelia Zauner, ex studentessa di master all'Università di Innsbruck, la dottoressa Klein ha pubblicato i risultati del suo studio nel 2023: “Farmers' first rain: investigating dry season rainfall characteristics in the Peruvian Andes”.

 

Nell’articolo, si legge come le piogge pushpa sono apparentemente di origine diversa rispetto alle piogge della stagione umida, in quanto legate ai venti provenienti dal Pacifico tipici del mese di agosto e solitamente sinonimo di siccità. Tale circolazione persiste fino alla fine della stagione secca, quando si inverte e venti da est portano le nuvole cariche di pioggia dal bacino amazzonico verso il Perù. Inoltre, grazie all’analisi del clima locale negli ultimi 40 anni mediante un modello numerico di previsione meteorologica, ora sappiamo che le intensità e frequenza delle pushpa mostrano elevata varietà interannuale. Anni di piogge abbondanti si alternano ad anni più secchi, un risultato supportato anche dagli studi di Lorenz Hänchen, dottorando presso il Dipartimento di Ecologia dell'Università di Innsbruck: “Esaminando anni di dati satellitari sull'inverdimento delle piante, abbiamo scoperto che l'inizio della stagione di crescita può variare fino a due mesi da un anno all'altro. Questa è certamente una situazione molto difficile per la pianificazione agricola”.

 

Nonostante l’elevata variabilità, la dottoressa Klein non è riuscita ad individuare un cambiamento significativo in termini di variabilità spazio-temporale delle pushpa negli ultimi 40 anni e le supposizioni degli agricoltori non hanno potuto essere definitivamente confermate. “I ricordi sono dati difficili su cui fare affidamento. Gli eventi altamente insoliti sono più facili da ricordare rispetto a quelli comuni”, afferma Wolfgang Gurgiser, ricercatore presso l’Univeristà di Innsbruck. “Questo non cambia il fatto che teniamo in grande considerazione le conoscenze degli agricoltori. I nostri studi e i dati disponibili hanno dei limiti, che sono tutti menzionati nelle nostre pubblicazioni. Utilizziamo approcci scientifici, ma siamo pienamente consapevoli dei sistemi di conoscenza tradizionali, come quelli degli agricoltori, che conoscono queste terre da generazioni. Possiamo solo confrontare i nostri risultati con le loro osservazioni e ipotizzare perché potrebbero differire. E le sfide delle piogge irregolari pushpa, anche se non direttamente collegate al cambiamento climatico, rimangono. La somma delle precipitazioni, che abbiamo osservato rimanere simile negli ultimi decenni, non è importante per gli agricoltori quanto come viene distribuita nel corso della stagione agricola. È un fenomeno simile a quello a cui stiamo assistendo in Austria: le piogge non stanno diminuendo, ma stanno diventando più variabili nella loro presenza e intensità”.

 

Previsioni per il futuro

 

Volgendo lo sguardo al futuro, le proiezioni climatiche prevedono aumento delle precipitazioni intense in tutta la regione andina peruviana. Tale previsione è confermata dagli studi della dottoressa Emily Potter, ex membro del progetto e ora postdoc presso l'Università di Sheffield, che combinando simulazioni numeriche e dati delle stazioni meteo locali ha prodotto delle simulazioni accurate per la regione. Le previsioni parlano di un significativo aumento di temperatura e precipitazioni entro la fine del secolo, con precipitazioni sempre più intense seguite da periodi di grave siccità, favoriti da temperature più elevate ed una maggiore evaporazione dell’umidità del suolo. “Come in tutto il mondo, le comunità più povere hanno maggiori probabilità di subire le conseguenze del cambiamento climatico”, afferma Potter. “I nostri risultati suggeriscono che in scenari con una drastica riduzione delle emissioni di gas serra, i cambiamenti nelle precipitazioni e nelle temperature sono meno intensi. Questo darebbe più tempo alle comunità per prepararsi alle sfide future”.

 

In copertina: mappa del bacino del Rio Santa (a sinistra - Adam F. 2018, 10.1080/24694452.2018.1484682, CC BY-NC-ND 4.0,  https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/) e cittadina di Huaraz con la Cordillera Blanca sullo sfondo (in alto, Baravelli D. 2018, CC BY-SA 4.0 - https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/deed.en)

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