Da località sciistica a località di montagna? Métabief: storia di una comunità che sta provando reinventarsi superando la dipendenza dalla neve
Nel 2016, la stazione sciistica di Métabief ha iniziato una riflessione sul futuro del suo modello economico di fronte alle questioni climatiche. Il personale del resort ha effettuato una diagnosi delle attrezzature degli impianti di risalita della zona (stato, manutenzione, investimenti necessari) e, accompagnato da esperti, ha elaborato proiezioni climatiche per la propria area nei prossimi anni
Recentemente, la notizia della chiusura di stazioni sciistiche in Francia come Grand Puy e Alpe du Grand Serre ha messo in evidenza le crescenti difficoltà economiche che affliggono molte località montane, soprattutto in preparazione alla prossima stagione invernale. Questi eventi non solo sottolineano l’urgenza di adattarsi ai cambiamenti climatici, ma evidenziano anche la necessità di trovare soluzioni sostenibili per il futuro delle destinazioni sciistiche. Come area pilota del progetto Interreg Alpine Space BeyondSnow, Métabief, situata nel cuore delle montagne dello Jura, sta affrontando queste sfide per trasformarsi in un modello di resilienza e innovazione. Ad ottobre, i partner di progetto e osservatori (tra cui Protect Our Winters Italia) hanno visitato l’area, accompagnati dal personale della destinazione. Da questa conversazione è emersa una prospettiva diretta sulle sfide e le soluzioni adottate nella località.
Originariamente, Métabief era una comunità agricola. Tuttavia, durante i rigidi inverni, l'agricoltura era impraticabile, spingendo gli abitanti a cercare alternative per quel periodo. Fu così che nacque inizialmente lo sci di fondo, che oggi si estende per oltre 500 chilometri nell'area dell'Haut-Doubs. Questa transizione ha permesso alla comunità di prosperare anche nei mesi invernali, trasformando così Métabief in una rinomata destinazione sciistica.
Nel 2016, la stazione sciistica di Métabief ha iniziato una riflessione sul futuro del suo modello economico di fronte alle questioni climatiche. Il personale del resort ha effettuato una diagnosi delle attrezzature degli impianti di risalita della zona (stato, manutenzione, investimenti necessari) e, accompagnato da esperti del clima, ha elaborato proiezioni climatiche per la propria area nei prossimi anni.
Claire Leboisselier (responsabile del progetto di transizione turistica dell'Haut-Doubs) ha spiegato come la riflessione di Métabief sia stata d’ispirazione per la creazione del programma nazionale Avenir Montagne. Questo piano, lanciato nel maggio 2021, mira infatti a sostenere i territori montani francesi fortemente impattati dalla crisi sanitaria e dai cambiamenti climatici, aiutandoli a sviluppare e implementare progetti di diversificazione e rivitalizzazione turistica. Con un fondo di 300 milioni di euro destinato agli investimenti e 31 milioni di euro per il supporto ingegneristico, Avenir Montagne supporta circa 60 territori montani francesi. E proprio grazie a questo programma, Métabief ha potuto implementare diverse iniziative per trasformarsi da località sciistica a località di montagna.
Nonostante Métabief sia una delle località sciistiche che ha scelto per prima di intraprendere un percorso di trasformazione, il cambiamento climatico è avvenuto ancora più rapidamente del previsto. Dopo una serie di stagioni caratterizzate da temperature miti, scarsità di neve e aumento dei costi energetici, questo settembre Métabief ha deciso di ridurre il perimetro delle piste. Una decisione che era inizialmente prevista per il 2030.
Situazioni come quella di due anni fa, in cui la stazione ha registrato solo 35 centimetri di neve naturale con solo il 30% delle piste innevate artificialmente, hanno messo in ginocchio l’economia della stazione, arrivando a quest’anno con un deficit che si aggira intorno ai 3,3 milioni di euro. Per concentrare gli sforzi, è stato infatti chiuso a partire da questa stagione il settore di piste Piquemette. “Questo cambiamento è stato necessario per ottimizzare le risorse e garantire un innevamento più efficiente negli altri settori, perché se non si chiude ora un settore, tra qualche anno potrebbe essere necessario chiudere l'intera stazione”, ha spiegato Sylvain Authier, il responsabile delle piste.
Per prepararsi al meglio alle sfide del cambiamento climatico, Métabief ha anche investito nella formazione dei propri dipendenti. “I corsi in-house si concentrano sull'aumento della consapevolezza riguardo ai cambiamenti climatici, con un'attenzione particolare alle zone montuose”, ha raccontato Delphine Greusard (responsabile delle risorse umane). Inoltre, viene data grande importanza alla polivalenza delle competenze, “permettendo ai dipendenti di adattarsi a diverse mansioni e di modificare il proprio lavoro in base alle esigenze di un sistema in continua evoluzione”. Un approccio, in poche parole, che valorizza l'adattamento sotto ogni punto di vista.
Nonostante il processo di transizione sia iniziato anni fa, la recente chiusura ha suscitato reazioni contrastanti tra la popolazione, con molti che faticano ad accettare questi cambiamenti. Il coinvolgimento e la cooperazione tra individui, attività e organizzazioni locali rimane una delle sfide più difficili da superare. Per questo, il team della destinazione sa di dover rafforzare il più possibile la collaborazione con altre attività sul territorio e creare una visione condivisa del futuro, elementi fondamentali per il successo della transizione.
Durante l’escursione dei partner del progetto BeyondSnow, Métabief ha mostrato come una destinazione sciistica possa adattarsi ai cambiamenti climatici e alle nuove esigenze economiche e sociali. La riduzione del perimetro delle piste, sebbene una decisione difficile, rappresenta un passo cruciale per adattarsi al clima che cambia. Attraverso una formazione continua e una comunicazione trasparente, Métabief è diventata un esempio di resilienza e innovazione nel settore turistico montano. Come in Francia, anche in Italia molte località sciistiche stanno affrontando sfide simili e potrebbero trarre ispirazione dalle strategie adottate da Métabief per garantire la sostenibilità e la prosperità delle loro comunità montane.
Di Agnese Moroni
Protect Our Winters (POW) Italia è una comunità di persone che amano e vivono la natura e si battono per proteggerla e per mantenerla così come la conosciamo. POW riunisce le forze di atleti professionisti, scienziati, creativi e partner commerciali impegnati nella tutela dell’ambiente e del clima. I pilastri su cui si fondano le sue azioni sono tre: la mobilità sostenibile, il turismo slow e a basso impatto e lo sviluppo regionale. I diversi gruppi in cui si dividono i volontari e le volontarie dell’associazione (athletes, science, creative e brand alliance) lavorano insieme per realizzare progetti concreti sul territorio e azioni di sensibilizzazione e divulgazione per coloro che non hanno ancora avuto l’opportunità di partecipare attivamente nella protezione del clima. Attraverso campagne e azioni nazionali e transnazionali, POW permette mira a far pressione sulla politica, a tutti i livelli, per ricordare a tutti e tutte quali sono gli obiettivi centrali della mitigazione del cambiamento climatico.