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Ambiente

L'impressionante fusione del Ghiacciaio dei Forni (TIMELAPSE). Arretramento di 29 metri nel 2023

Il ghiacciaio dei Forni è uno dei simboli della crisi della criosfera alpina oltre che un luogo di culto per la glaciologia italiana. Grazie a un video timelapse realizzato a partire dalle immagini catturate dalla fotocamera del Servizio Glaciologico Lombardo è possibile essere testimoni del suo rapido arretramento

di
Sofia Farina
16 agosto | 19:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Il ghiacciaio dei Forni è uno dei simboli della crisi della criosfera alpina oltre che un luogo di culto per la glaciologia italiana.

 

Situato in Alta Valtellina, all'interno del Parco Nazionale dello Stelvio, e circondato dalle note "tredici cime" del gruppo Ortles-Cevedale, il ghiacciaio dei Forni era il più grande ghiacciaio vallivo italiano.

 

I suoi ghiacci vengono monitorati dall’Ottocento, un fatto che ha permesso ai ricercatori di quantificare e osservare la sua sofferenza con grande dettaglio. Infatti, negli ultimi 150 anni la sua superficie glaciale si è ridotta di più di un terzo e la sua lingua è arretrata di circa 2 chilometri, mentre il suo spessore si è ridotto di circa 70 metri negli ultimi 80 anni.

 

Nel video pubblicato dal Servizio Glaciologico Lombardo si può osservare il rapidissimo arretramento della sua lingua valliva. Come commentano gli esperti, infatti, la lingua ripresa nel video "nell’estate del 2023 con una fotocamera time-lapse Tikee Pro2, sta rapidamente arretrando, 29 metri lineari nel 2023, con una perdita di spessore che nel 2023 è variata da 3 a 6.5 metri".

 

In particolare, come fanno notare sulla pagina del Servizio Glaciologico: "Nella zona in primo piano inquadrata nelle immagini la fusione superficiale provocata dalle alte temperature estive ha fatto perdere nel 2023 circa 5.5 metri di spessore di ghiaccio, mentre il ritiro complessivo della fronte dal 1859 ha superato i 2.7 chilometri".

 

La fotocamera è stata installata anche nel 2024 quindi potremo continuare a seguire e raccontare la storia di questo gigante di ghiaccio sofferente.

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