L'estrattivismo nelle Alpi Apuane. Chiara Bruacher del Collettivo Athamanta per il podcast "Un quarto d'ora per acclimatarsi"
Approfondiamo il tema dell'estrazione di marmo nelle Alpi Apuane insieme a Chiara Bruacher del Collettivo Athamanta, ospite della quinta puntata di Un quarto d'ora per acclimatarsi, il podcast de L'AltraMontagna che approfondisce i problemi ambientali e sociali sperimentati dalle terre alte tramite la voce di chi le vive, le affronta e le studia
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
“Quelle che siamo riusciti a dire in questa due giorni è che l'estrattivismo non è sinonimo di estrazione, ma che l'estrattivismo è un modello di sviluppo che privatizza i profitti e socializza i costi”.
A metà dicembre 2023 più di 3000 persone si sono riunite a Massa Carrara per un fine settimana dedicato a portare attenzione sul tema dell’estrattivismo nelle Alpi Apuane, guidate dallo slogan Le montagne non ricrescono. Abbiamo approfondito questo tema (di cui avevamo parlato anche qui) nell'ultima puntata del podcast "Un quarto d'ora per acclimatarsi" con una delle organizzatrici dell'evento: Chiara Braucher, ricercatrice all'Università di Trento e attivista del collettivo Athamanta.
Partiamo da qualche dato, per inquadrare la realtà in questione: negli ultimi trent'anni è stato estratto più marmo che nei duemila precedenti. Inoltre, in 4 anni, il materiale estratto è aumentato del 30%, e contemporaneamente, nelle cave, solo a Carrara, sono stati persi 200 posti di lavoro. Della materia estratta, circa un quarto è blocco lavorabile, la restante parte è detrito, in gran parte polverizzato per ottenere carbonato di calcio.
Con Chiara Braucher abbiamo cercato di capire perchè questi numeri ci descrivono un contesto in cui domina l’estrattivismo, ovvero “un sistema di sfruttamento del territorio che produce enormi ricchezze per pochi e incalcolabili danni per la popolazione e per gli ecosistemi”.
“Il tema dell’estrattivismo, che abbiamo cercato di declinare qui a Carrara, parte da un dibattito globale, che nasce dall'Accademia latinoamericana - spiega la Braucher “e con esso intendiamo un modello di sviluppo basato sull'accaparramento delle risorse in un territorio del sud globale, colonizzato e ai margini dell'economia globale per poi trasportare queste risorse senza nessun tipo di lavorazione verso il centro di un'economia globale. Questo termine - specifica - è stato utilizzato e trasformato analizzato da tantissimi tra accademici giornalisti attivisti nell'arco diciamo di di oltre un decennio, e oggi noi cerchiamo di utilizzarlo sul territorio di Massa Carrara”.
Per farlo, il collettivo Athamanta ha svolto una analisi e un processo collettivo, identificando un modello di gestione del territorio e un modello di sviluppo che portano alla privatizzazione dei profitti e alla socializzazione dei costi, legato a l'estrazione di una risorsa, il marmo.
“Il modello attualmente in uso porta a grossi impatti sia sulle comunità che sugli ecosistemi che vivono quei territori”.
“Questo sistema ha una pluralità di di ricadute diversificate. Produce una serie di impatti ambientali che sono interconnessi fra di loro che vanno dall'inquinamento delle falde acquifere alla messa in pericolo dei trentasei endemismi tra flora e fauna che abitano quel territorio”. Infatti, ad ogni pioggia, le acque portano a valle tonnellate di marmettola, un fango bianco catalogato tra i rifiuti speciali, prodotto durante l’escavazione che inquina fiumi e falde.
Questi impatti si ricollegano al concetto di socializzazione dei costi, infatti “uno degli elementi su cui è più chiaro identificarla è proprio il fatto che l'inquinamento delle falde prevede una purificazione delle acque che finisce in bolletta a tutti gli abitanti del territorio”.
Le numerose sfaccettature di questo tema sono stata trattate nel corso del convegno tenutosi a metà dicembre proprio a Carrara e inserito all’interno di due giorni di manifestazioni, discussione e tavoli di lavoro. “Siamo contentissimi: abbiamo avuto delle giornate molto complete dal punto di vista dei contenuti, e molto partecipate, sia in termini di tavoli di lavoro e ascolto al convegno, che di manifestazione” commenta l’attivista. Tra gli interventi al convegno anche quello di Maura Benegiamo, ricercatrice dell’Università di Pisa, sull’estrattivismo (che può essere letto o ascoltato qui), di Nadia Ricci, presidente della Federazione Speleologica Toscana, sugli effetti della diffusione di marmettola negli acquiferi carsici (che trovate qui) e di Matteo Procuranti, di Blanca Teatro, su delle nuove e diverse prospettive di occupazione nel territorio non estrattiviste (che trovate qui).
Qui è possibile ascoltare la puntata, disponibile anche su tutte le principali piattaforme podcast (Spotify, Apple e Google Podcast, Audible):