Contenuto sponsorizzato
Ambiente

Dati su oltre 900 ghiacciai raccolti in un catasto: essenziale per monitorare una risorsa che in Italia è diminuita del 30%

Il cambiamento climatico si mostra con grande potenza di fronte ai nostri occhi nelle stagioni estive con il veloce arretramento dei ghiacciai. Nelle montagne italiane questo fenomeno è particolarmente significativo e ha spinto gli scienziati e le autorità a monitorare attentamente lo stato dei ghiacciai attraverso il Catasto dei Ghiacciai Italiani, una risorsa fondamentale per comprendere e affrontare le sfide ambientali future

di
Sofia Farina
11 agosto | 12:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Come ci appare evidente ogni estate, uno degli effetti più importanti e visibili del surriscaldamento globale è l’arretramento dei ghiacciai. 

 

Nelle montagne italiane questo fenomeno è particolarmente significativo e ha spinto gli scienziati e le autorità a monitorare attentamente lo stato dei ghiacciai attraverso il Catasto dei Ghiacciai Italiani, una risorsa essenziale per comprendere e affrontare le sfide ambientali future.

 

Il catasto dei ghiacciai italiani e i suoi obiettivi

 

Il Catasto dei Ghiacciai Italiani è un database dettagliato che raccoglie informazioni sui ghiacciai presenti sul territorio italiano. L'ultima edizione di questo catasto è stata pubblicata nel 2015, a seguito di un'ampia campagna di rilevamento e monitoraggio condotta dall'Università di Milano in collaborazione con l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra). 

 

Questo strumento include dati su oltre 900 ghiacciai, distribuiti principalmente nelle regioni alpine, come la Valle d'Aosta, il Piemonte, la Lombardia, il Trentino-Alto Adige e il Veneto.

 

Il catasto rappresenta una risorsa fondamentale per la ricerca scientifica e la pianificazione delle politiche ambientali: permette di monitorare i cambiamenti nei ghiacciai nel tempo, fornendo dati critici su vari aspetti, tra cui l'estensione, il volume, la morfologia e le dinamiche dei ghiacciai. Queste informazioni sono cruciali diversi motivi oltre alla chiara necessità di valutare l’impatto del surriscaldamento globale.

 

Infatti, il monitoraggio dello stato dei ghiacciai è fondamentale per la gestione delle riserve idriche nazionali: i ghiacciai sono importanti riserve d'acqua dolce, e la loro fusione influisce sui fiumi e sui laghi. Comprendere queste dinamiche è essenziale per una gestione sostenibile delle risorse idriche.

 

Una consapevole gestione del territorio montano non può prescindere dall’attento monitoraggio dell’arretramento dei ghiacciai anche in termini di prevenzione dei rischi naturali: il ritiro dei ghiacciai può destabilizzare il terreno, aumentando il rischio di frane e alluvioni.

 

Lo Stato Attuale dei Ghiacciai Italiani

 

Il rapporto del 2015 ha evidenziato una significativa riduzione dei ghiacciai italiani. Rispetto ai dati precedenti, risalenti agli anni '60 e '80, la superficie glaciale totale è diminuita di circa il 30%.

 

Alcuni ghiacciai minori sono completamente scomparsi, mentre altri hanno visto una riduzione drastica delle loro dimensioni: un trend in linea con quanto osservato a livello globale e sottolinea l'urgenza di azioni concrete per contrastare il cambiamento climatico.

 

Progetti futuri e visione

 

Il continuo aggiornamento del Catasto dei Ghiacciai Italiani è fondamentale per mantenere una visione chiara e aggiornata della situazione. Progetti futuri includono l'uso di tecnologie avanzate come il telerilevamento satellitare e i droni per monitorare i ghiacciai con maggiore precisione e frequenza. Inoltre, la collaborazione internazionale con altri paesi alpini permette di condividere conoscenze e risorse per affrontare queste sfide comuni.

 

Continuare a investire nella raccolta e nell'analisi di questi dati è cruciale per comprendere e mitigare gli effetti del cambiamento climatico, preservando così una delle risorse naturali più preziose del nostro territorio. Solo attraverso un impegno collettivo e una costante vigilanza possiamo sperare di proteggere i nostri giganti di ghiaccio per le generazioni future.

 

SOSTIENICI CON
UNA DONAZIONE
Contenuto sponsorizzato
recenti
Ambiente
| 24 gennaio | 18:00
Domenica 26 gennaio in Val di Fiemme e Fassa torna la Marcialonga, giunta quest'anno alla sua 52ª edizione. La gara di sci di fondo più attesa dell'anno, che vede la partecipazione di oltre 8.200 atleti provenienti da più di 40 nazioni, rischia di svolgersi in un paesaggio poco invernale. L'evento, caro a tutti gli appassionati di sci di fondo, dovrà in qualche modo far fronte alla sfida climatica futura
Attualità
| 24 gennaio | 14:00
Il volto della Coppa del Mondo si fa bifronte (per non dire paradossale): se da un lato le temperature e le precipitazioni rispecchiano un mondo sempre più caldo, dall’altro si insiste ancora sul "divertimento fossile", di cui l’aereo si fa emblema
Sport
| 24 gennaio | 13:00
Nel suo paese di origine è una piccola grande celebrità. Fu tra i fondatori della scuola di sci nordico "Val Dragone" di Frassinoro. Il fratello maggiore, Tonino, nel 1976 è stato il secondo italiano ad aggiudicarsi la Marcialonga
Contenuto sponsorizzato