Buone pratiche nella gestione dell'overtourism: il caso della gola di Vintgar, nel Parco Nazionale del Triglav in Slovenia
La Gola di Vintgar, un'attrazione molto popolare vicina alla località alpina di Bled, è stato il primo luogo naturale in Slovenia ad avere un limite formale nel numero di visitatori ammessi ogni giorno. A raccontare la sua storia, presa come caso studio per affrontare la discussione sul problema dell'overtourism durante la Settimana Alpina, è stato Aleš Zdešar, responsabile della pianificazione territoriale del Parco
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All'indomani della giornata mondiale del turismo, raccontiamo su questo giornale le vicende della Gola di Vintgar, un'attrazione molto popolare vicina alla località alpina di Bled, è stato il primo luogo naturale in Slovenia ad avere un limite formale nel numero di visitatori ammessi ogni giorno. A presentarla come caso studio per affrontare la discussione sul problema dell'overtourism nelle Alpi durante la Settimana Alpina, è stato Aleš Zdešar, responsabile della pianificazione territoriale del Parco nazionale del Triglav.
La gola è aperta ai visitatori da 130 anni ed è sempre stata popolare, tuttavia l'aumento vertiginoso del numero di visitatori anno dopo anno ha rappresentato una sfida sempre più grande, tanto da richiedere l'implementazione di specifiche misure di adeguamento. Infatti, negli ultimi anni il boom del turismo in Slovenia, soprattutto nelle zone di montagna, ha portato a un rapido aumento del numero di visitatori: basti pensare che 2011, la Gola del Vintgar è stata visitata da circa 77.000 visitatori, nel 2016 le cifre da 220.000 e nel 2019 il numero di visitatori ha addirittura superato i 400.000.
Come racconta Zdešar: "Il numero di visitatori dell'unico parco nazionale sloveno è quintuplicato negli ultimi 15 anni. Si tratta di numeri davvero difficili da gestire”. Per questo motivo, il parco ha "elaborato un piano d'azione per gestire il numero di visitatori alla gola e sta lavorando per farlo anche per altre attrazioni nel parco, come la cascata di Peričnik, la cascata di Savica e la gola di Tolmin".
La presenza di numeri troppo elevati di visitatori non solo ha impatti ambientali, ma anche logistici, ad esempio sull'esperienza del posto da parte dei visitatori e dei residenti. Ad esempio, determina il sovraccarico di traffico nei punti di ingresso e nelle strade locali e porta le persone a parcheggiare in luoghi non predisposti per tale uso. Altre conseguenze molto pratiche e impattanti sono il fatto che i servizi igienici risultano insufficienti per il numero di visitatori e che un trattamento adeguato delle acque reflue diventa difficile da realizzare. In termini di conservazione della natura, poi, numeri così elevati chiaramente determinano una pressione sulla fauna selvatica, limitano l'accesso all'acqua e portano al degrado della gola a causa dell'introduzione di reti con l'obiettivo di garantire la completa sicurezza.
Proprio per questo motivo, il Parco Nazionale del Triglav ha deciso di affrontare il problema introducendo una limitazione nel numero di persone che possono frequentare la gola mediante l'identificazione della sua capacità di carico. Con questo concetto si intende il numero massimo di persone che possono visitare contemporaneamente una destinazione turistica, senza causare un impatto negativo sull'ambiente naturale e sociale e una diminuzione inaccettabile della qualità della vita.
Come spiega Zdešar: "Il calcolo e l'implementazione della capacità di carico dei visitatori di un bene naturale può aiutare a ridurre l'impatto negativo della visita e contribuire a una maggiore soddisfazione dei visitatori. La metodologia utilizzata nel nostro caso è adatta a i beni naturali in cui i visitatori si muovono lungo percorsi pedonali, o dove non è possibile una visita sparsa su un'area più ampia, e dove i punti di ingresso e di uscita sono regolamentati, ben conosciuti, poco numerosi e permettono un controllo della visita. Tali destinazioni includono gole, cascate, riserve naturali di piccole dimensioni".
“Se vogliamo mostrare le nostre bellezze naturali al mondo, dobbiamo prima assicurarci che siano ben conservate”, ha dichiarato Janez Poklukar, responsabile dell'associazione turistica locale, intervistato sul tema. E per questo motivo, dal 2020 i visitatori sono invitati a muoversi in un'unica direzione per un tour circolare della gola, nel 2021 è stata lanciata la vendita di biglietti online e dall'anno scorso, in collaborazione con il Parco nazionale del Triglav, il numero massimo di visitatori nella gola è stato limitato.
Il Ministero delle Risorse Naturali e della Pianificazione Territoriale ha emanato un regolamento in base al quale solo 245 persone sono ammesse alla gola contemporaneamente e il numero giornaliero non deve superare le 2.290 unità. Questi valori, chiaramente, sono proprio il risultato dello studio portato avanti dagli esperti di gestione del turismo che, tenendo conto di diversi parametri, hanno identificato la capacità di carico del luogo.
L'introduzione della limitazione è stata pensata per dirigere il flusso di visitatori, prevenendo il sovraffollamento, ma anche ad aumentare la soddisfazione, oltre a mantenere la qualità della vita per la comunità locale e a preservare la natura.
Inoltre, la limitazione nel numero di visitatori è stata corredata da "una serie di altre azioni, portate avanti dall'ufficio turistico locale, che includono l'introduzione del traffico a senso unico, di un sistema di prenotazione e vendita online, la rimozione della maggior parte del traffico stazionario dal punto di ingresso della gola, l'introduzione di un parcheggio principale sul sito delle infrastrutture esistenti e l'introduzione del trasporto pubblico fino al punto di ingresso, la ricostruzione di gallerie e ponti e l'investimenti in sistemi di sicurezza".