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Ambiente

95 milioni di euro per salvare “l'infrastruttura alpina che rischia di crollare”: l’appello del Club Alpino Austriaco al governo federale

Il Club Alpino Austriaco lancia una petizione per chiedere al governo di stanziare dei fondi per la messa in sicurezza dell'infrastruttura alpina, messa a rischio dal cambiamento climatico, con eventi estremi, frane, caduta di massi e danni causati dalle tempeste

di
Sofia Farina
30 maggio | 13:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Secondo l’Alpenverein, il Club Alpino Austriaco, 272 rifugi alpini e 50.000 chilometri di sentieri escursionistici sono in grave difficoltà. E in media, le associazioni alpine non riescono più a gestire tre o quattro rifugi all'anno. Con una petizione, l’Alpenverein si rivolge direttamente al governo federale del paese con un pacchetto di emergenza (pari a 95 milioni di euro) da dedicare alla ristrutturazione di base, urgente e necessaria, dei rifugi esposti e di tutti i sentieri.

 

Secondo il Club Alpino, le attuali sovvenzioni alle associazioni, che ammontano a meno del 18% dei costi di manutenzione corrente dei rifugi, sono decisamente troppo basse. Dall'ultimo adeguamento dei finanziamenti da parte del Ministero federale del Lavoro e dell'Economia (Bmaw) nel 2013, i costi di costruzione sono aumentati del 42% in valle e ancora di più in alta montagna. Una situazione che non è più sostenibile per le associazioni, soprattutto in un momento in cui gli eventi meteorologici estremi causano danni sempre più ingenti a causa della crisi climatica.

Numerosi rifugi e sentieri escursionistici rischiano letteralmente di sgretolarsi, e data l'impossibilità delle associazioni alpine di gestirli tutti, alcuni sentieri devono essere chiusi o abbandonati. Secondo l'Alpenverein: "L'infrastruttura alpina austriaca rischia di crollare".

 

Come sottolineano nella petizione, i rifugi garantiscono la sicurezza di chi cerca di svagarsi in montagna, sono una pietra miliare del turismo e sono centri essenziali per le emergenze alpine. 429 rifugi, case e bivacchi fanno parte delle associazioni alpine, tra essi ci sono 272 rifugi in quota e quasi nessuno di loro è in grado di finanziare i costi di manutenzione con le proprie attività correnti, nonostante le sovvenzioni esistenti.

 

Le associazioni alpine austriache si occupano della manutenzione di circa 50.000 chilometri di sentieri, che costituiscono la base essenziale per l'orientamento dei visitatori nel paesaggio escursionistico austriaco. I volontari segnano e segnalano i sentieri e i percorsi, ma le responsabilità dei proprietari dei sentieri stanno diventando sempre più ampie. Allo stesso tempo, a causa della crisi climatica, aumentano le frane, le cadute di massi e i danni causati dalle tempeste, e c'è quindi sempre più da fare. Le associazioni, quindi, si affidano alle quote associative, alle donazioni e alle sovvenzioni pubbliche per mantenere la rete di sentieri per tutti gli appassionati di montagna.

Nella petizione, si sottolinea anche l'aspetto prettamente economico della questione, legato al turismo. L'escursionismo, infatti, è il tipo di vacanza più popolare per gli ospiti in Austria e lo sport più praticato dalla popolazione austriaca. E proprio l'offerta di opportunità escursionistiche, basate sulla infrastruttura in pericolo, rende l'Austria una destinazione turistica così popolare. Inoltre, viene specificato nella petizione, i rifugi creano posti di lavoro diretti e indiretti, "un valore aggiunto regionale non deve andare perso".

 

La petizione si trova qui.

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