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Alpinismo

Muore a causa di un infarto il famoso climber giapponese Keita Kurakami. Aveva solo 38 anni. Grande interprete del boulder, conosciuto nel mondo per un exploit su The Nose

Il noto climber Keita Kurakami ci ha lasciati a causa di un infarto mentre scalava il Fujiyama. Aveva solo 38 anni. Lo ricordiamo attraverso le puntuali parole di Alessandro Filippini

di
Redazione
27 giugno | 07:44
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Un breve articolo apparso ieri su YBS News, segnala che il noto climber Keita Kurakami ci ha lasciati a causa di un infarto. Aveva solo 38 anni. Lo ricordiamo attraverso le puntuali parole di Alessandro Filippini, giornalista e attento conoscitore del mondo dell'alpinismo:

 

"Una triste notizia dal Giappone: il famoso climber Keita Kurakami è morto a causa di un infarto mentre scalava il Fujiyama (dove si ha notizia di altri tre morti)

 

Kurakami, molto conosciuto in patria soprattutto come grande interprete del boulder, era diventato famoso nel mondo 6 anni fa, quando aveva compiuto un exploit eccezionale su The Nose.

 

Già nel 2017 si era diffusa la notizia che il giapponese avesse salito in libera la famosa Big Wall, ma poi lo stesso Kurakami aveva ammesso di aver interrotto la scalata e di essere andato in cima a riposare prima di riprenderla e portarla a termine. Per le rigide regole (non scritte) del free climbing in Yosemite questo rendeva la sua salita non accettabile come vera “libera”. “Ero molto ignorante”, disse. 

 

Quella sarebbe stata solo la quinta salita in libera nella storia di The Nose.

 

Kurakami non si arrese e ritornò nel novembre 2018. E quella volta non soltanto portò a termine la scalata in libera, ma fu anche il primo a riuscirci in solitaria, autoassicurandosi. Impiegò 5 giorni (“Ma in totale vi ho dedicato 100 giorni nell’arco di tre anni”, spiegò).

 

Si trattava ancora della quinta salita in libera del Nose in assoluto, dopo quelle di Lynn Hill, Tommy Caldwell, Beth Roddwn e Jorg Verhoeven. 

 

Curiosamente la sesta arrivò già il giorno dopo l’impresa di Kurakami, a opera di un quindicenne: Connor Herson.

 

Lo sfortunato scalatore nipponico aveva 38 anni".

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