Contenuto sponsorizzato

Mauro Gilmozzi: "Funivia Trento - Monte Bondone? Il piano è già pronto, palla al Comune"

Il grande impianto rientra nel progetto "Nordus" che prevede il parcheggio ex-Sit o l'Italcementi come possibile stazione di valle. L'assessore provinciale: "Per realizzarla servirà l'apporto dei privati. L'Europa non potrà aiutarci". Trento Funivie: "Anche la 3-Tre è vecchia, ma sarà efficiente"

L'assessore Mauro Gilmozzi
Di Luca Andreazza - 11 ottobre 2016 - 15:46

TRENTO. Le carte sono in gioco, lo schema di lavoro consegnato, i piani attuativi presentati. Ed è lo stesso assessore provinciale ai trasporti a confermare quanto negli scorsi giorni aveva detto a il Dolomiti il consigliere comunale con delega al Monte Bondone, Maestranzi: “La Provincia non ha mai fatto pressioni al Comune di Trento, però è altrettanto vero che incombe la modifica del piano regolatore, potrebbe essere il momento giusto”, spiega l'assessore provinciale che aggiunge:“La funivia Trento – Bondone rientra nel progetto volto a interpretare la mobilità provinciale in maniera alternativa. Un'opera che rientrerebbe all'interno del progetto Nordus”.

 

Raddoppio dei binari, passaggi a livello in soffitta, treni più frequenti ogni 7/8 minuti, il nodo di interscambio (treno – auto – corriere – funivia). Il nome “Nordus” nasconde il futuro della mobilità trentina, la Trento – Malè 2.0, la metropolitana paventata circa 7 anni fa sotto il nome “Val”.

 

Nordus dovrebbe essere la nuova dorsale Nord-Sud per migliorare la viabilità provinciale mettendosi al servizio, inoltre, di una serie di poli nella parte centro-meridionale di Trento come gli Uffici provinciali, il nuovo Ospedale cittadino, l'Università e il Muse.

 

La sede della Trento – Malè dovrebbe trovare una nuova collocazione nel parcheggio Ex-Sit, dove è prevista la nuova stazione intermodale.

 

“Il grande impianto – continua Gilmozzi - dovrebbe trovare collocazione al parcheggio Ex-Sit, come il nodo di interscambio. I privati vedono bene invece la zona Italcementi. La Provincia ha portato avanti diverse proposte come un centro commerciale, un parcheggio oppure uno studentato. Il dialogo è aperto, può essere una soluzione. E' necessario considerare però che la funivia Trento – Bondone non riceverà nessun sostegno europeo come progetto di mobilità. L'intervento dei privati resta prioritario e fondamentale”.

 

Nel progetto la funivia dovrebbe sorvolare il tracciato Trento – Sardagna – Vaneze – Vason per un costo totale stimato di 55 milioni, 35 dei quali a carico dell'ente pubblico, mentre 20 milioni tramite project financing.

 

La giunta Andreatta-bis sembrava lanciata verso l'obiettivo: studi di fattibilità, interesse, il cerchio sembrava appunto chiudersi. Terminata la tornata elettorale però tutto sembra essere stato riposto nel solito cassetto.

 

Il grande impianto dovrebbe concretamente sostituire le attuali opere Trento – Sardagna e Vaneze 3-Tre. “La seggiovia Vaneze 3-Tre ha raggiunto scadenze importanti – ci informa Alberto Pedrotti, vice presidente di Trento Funivie – e cioè la revisione trentennale. Se avessimo avuto i soldi come società impianti oppure Trentino Sviluppo avremmo certamente sostituito la seggiovia biposto. Stiamo procedendo quindi a un restyling generale per garantire la perfetta efficienza dell'impianto per l'inverno”.

 

Le scadenze degli impianti, oltre alla manutenzione annuale, sono in particolare la revisione speciale ogni 5 anni e la revisione generale ogni 10 oppure 15 anni a seconda della tipologia dell'impianto a fune.

 

Nel 2015 la normativa ha cancellato l'idea della “fine vita tecnica” dell'impianto, adeguandosi a quanto accade oltre Alpe. “I soldi sono finiti – conferma Pedrotti – e quindi si fa di necessità virtù e si cerca di lavorare con il materiale disponibile. Negli anni d'oro (fino a 10 anni fa ndr) si sostituivano completamente 10 impianti all'anno, oggi questo tasso è sceso a 1, massimo 2, ogni anno”.

 

La seggiovia 3-Tre è stata inaugurata nel lontano 1986, mentre la messa in opera dell'attuale funivia Trento – Sardagna è datata 1963 e nel 2016 sono stati previsti numerosi interventi alle funi portanti, il rifacimento delle teste fuse, la sostituzione della fune di soccorso, la revisione dei respingenti dalla stazione di valle, la revisione del riduttore, la modifica e sostituzione valvole circuito pneumatico freni e altri controlli vari.

 

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Ambiente
22 gennaio - 20:00
Luca Mercalli a il Dolomiti: "Le autorità cinesi si muovono in modo pragmatico, ma se Trump deciderà di tagliare gli investimenti in tecnologia [...]
Politica
22 gennaio - 21:22
L'ultima (l'ennesima) "dead line" è fissata per venerdì: sino a pochi giorni fa Lega e Patt speravano ancora nel "miracolo Giacca", Fratelli [...]
Montagna
22 gennaio - 18:35
A raccontare l'evento, accaduto sabato pomeriggio sulla pista Nana della Skiarea di Chiesa in Valmalenco, è la stessa vittima dell'incidente, [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato