La Cgil del Trentino a ruota libera: "Rapporti freddissimi con le altre organizzazioni confederali e dalla Giunta ancora nessun atto concreto per il patto sui salari"
"La Cgil del Trentino non si permette di fare processi alle intenzioni rispetto ai dirigenti delle altre organizzazioni. La Cgil del Trentino agisce invece affrontando il merito delle questioni e avanzando proposte nel solo interesse di migliorare le condizioni di lavoratrici e lavoratori, pensionati e pensionati. E allo stesso tempo, senza alcun timore, critica l'azione del governo provinciale quando questo non risolve davvero i problemi di chi lavora" si legge nella nota ufficiale
TRENTO. Una nota breve ma durissima. Nei confronti delle altre organizzazioni confederali e della Giunta Provinciale.
La Cgil del Trento va a ruota libera e non "risparmia" nessuno. Che i rapporti con le altre organizzazioni sindacali (tra cui Cisl e Uil) fossero freddissimi era cosa nota da tempo, ma non si era praticamente mai arrivati al punto di mettere la cosa nero su bianco. Tentativo (strano) di rimettere in sesto le cose oppure spaccatura definitiva?
"La Cgil del Trentino - si legge nel comunicato - non giudica mai la posizione assunta dalle altre organizzazioni confederali e loro azione sindacale, rispettosa dell’autonomia di ciascuna sigla e, anzi, ha sempre evitato di lanciare accuse anche quando, come in questi mesi, dopo anni di azione unitaria, i rapporti si sono decisamente raffreddati. Sicuramente la Cgil del Trentino non si permette di fare processi alle intenzioni rispetto ai dirigenti delle altre organizzazioni.
La Cgil del Trentino agisce invece affrontando il merito delle questioni e avanzando proposte nel solo interesse di migliorare le condizioni di lavoratrici e lavoratori, pensionati e pensionati. E allo stesso tempo, senza alcun timore, critica l'azione del governo provinciale quando questo non risolve davvero i problemi di chi lavora".
Poi l'attacco alla Giunta Fugatti.
"Per questo continueremo a ribadire che la logica dei bonus e degli interventi spot è sbagliata - conclude la Cgil - e non garantisce il recupero del reale potere d'acquisto delle famiglie, come dimostrano i dati Istat. E confermiamo il nostro profondo disagio nel vedere la Giunta Fugatti sbandierare a destra e a manca da mesi la questione salariale, mentre, da un lato, riduce il potere d'acquisto dei dipendenti pubblici con aumenti tabellari dell’8% contro un’inflazione che supera il 15% e, dall'altro, nonostante unitariamente il sindacato confederale abbia avanzato da oltre un anno, una serie di proposte per aggredire l'emergenza retributiva, ad oggi non ci sia da parte della Giunta ancora alcun concreto atto verso un patto per i salari, nemmeno una nuova convocazione del tavolo provinciale che si è riunito l'ultima volta cinque mesi fa".