Giovane fungaiolo aggredito dall'orso, Failoni: "Servono provvedimenti purtroppo severi". La comunità: "Preoccupati: non si vive più il bosco come prima"
Un 30enne stava andando a funghi quando è stato aggredito da un orso. La Provincia intende procedere con l'abbattimento dell'esemplare, appena verrà identificato. L'assessore Roberto Failoni: "La vita delle nostre persone, dei turisti, degli operatori non può essere in pericolo come avvenuto ancora oggi"
TRENTO. "Il pericolo grandi carnivori non è uno scherzo". Queste le parole di Roberto Failoni, l'assessore commenta l'episodio del fungaiolo aggredito da un orso in Trentino (Qui articolo). "Servono purtroppo provvedimenti severi".
L'evento è avvenuto intorno alle 17 di sabato 19 ottobre nei boschi tra Rango e Cavaione nella zona di passo del Durone, territorio del Comune del Bleggio Superiore.
Il 30enne, che era da solo e stava andando per funghi, si è improvvisamente sentito aggredire alle spalle. Il fungaiolo "è caduto a terra e l'orso si è rivolto verso l'uomo - la ricostruzione fornita dalla Provincia - colpendolo ripetutamente con le zampe e ferendolo alla schiena e alle braccia prima di allontanarsi".
Un po' come avvenuto nell'episodio di Dro con l'aggressione del turista francese, il giovane si è gettato a terra e quindi è rimasto immobile. Dopo qualche secondo l'esemplare si è allontanato e il ragazzo è tornato a piedi fino al paese più vicino da dove è stato dato l’allarme.
"La vita delle nostre persone, dei turisti, degli operatori - dice l'assessore Failoni - non può essere in pericolo come avvenuto ancora oggi". La decisione sembra già presa in piazza Dante. I reperti genetici lasciati sui vestiti, dice la Provincia, potranno essere utili all’identificazione del grande carnivoro al fine di procedere con il provvedimento di rimozione previsto dal Pacobace per orsi riconosciuti come pericolosi.
"E' necessaria una soluzione", spiega Giorgio Butterini, presidente della Comunità delle Giudicarie. "E' successo, oggi è risuccesso e succederà di nuovo. Il rischio è concreto con questo alto numero di orsi in un territorio fortemente antropizzato. Questa situazione espone sistematicamente alla possibilità di contatto con gli esemplari. Questo richiede riflessioni ma anche azioni urgenti perché il timore è quello che possa accadere nuovamente".
Naturalmente il pensiero va al dramma di Caldes e alla morte di Andrea Papi. "In questo caso non c'è stato un esito tragico - continua Butterini - ma l'esito sarebbe potuto essere diverso se ci fosse stato un contatto più ravvicinato. Questa è la preoccupazione. Non c'è contrarietà rispetto ai grandi carnivori, ma c'è preoccupazione rispetto al numero degli orsi, sono molti nelle Giudicarie".
L'orso è "arrivato alle spalle del ragazzo", prosegue Flavio Riccadonna, sindaco del Comune di Bleggio Superiore. "Ha sentito le zampe sulla schiena per alcuni secondi e poi l'esemplare è andato via. Ha visto la testa dell'orso ma è rimasto immobile e ha riportato qualche graffio. Per fortuna è andata bene ma la gente è terrorizzata: non si vive più il bosco o il territorio come prima. Nell'ultimo mese sono aumentati anche gli avvistamenti. Non è una situazione che lascia tranquillità, anche in un amministratore".
L'abbattimento? "La rimozione di un singolo esemplare non risolve il problema, serve un intervento più ampio e spetta ai tecnici fornire una formula", evidenzia Butterini mentre Riccadonna conclude: "Questa potrebbe essere una soluzione se l'animale fosse aggressivo o si avvicinasse troppo ai centri abitati. A ogni modo una soluzione va trovata perché la situazione potrebbe peggiorare e il pericolo inizia a essere frequente".