Carl Lewis, prima il selfie con Fugatti e poi strappa la foto di Trump. A Trento l'endorsement per Kamala Harris
Il "figlio del vento" al Festival dello Sport di Trento ha disegnato delle corna sulla testa di una foto di Donald Trump e l'ha strappata. Poi su Kamala Harris ha detto: "Questa è la storia: noi ce la faremo"
TRENTO. Per chi lo conosce, non c'è da sorprendersi: Carl Lewis, il leggendario "Figlio del vento", nove ori e un argento in quattro edizioni delle Olimpiadi dal 1984 al 1996, da sempre è in prima linea per i diritti civili e la lotta alle discriminazioni.
Un impegno "politico" nel senso più nobile del termine che in tempo di campagna elettorale statunitense si è concretizzato nel sostegno alla candidata democratica Kamala Harris: chissà cosa avrà pensato però il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti quando, poche ore dopo aver scattato con lo statunitense il suo "immancabile" selfie, lo ha visto sul palcoscenico del Festival dello Sport strappare, divertito, la foto di Donald Trump.
Il "Figlio del vento", una delle stelle di questa edizione del Festival di Trento, all'Auditorium Santa Chiara doveva "commentare" alcune immagini di personaggi americani molto noti, e quando si è trovato tra le mani una foto di Donald Trump, prima ha chiesto una penna per disegnare delle corna sulla fronte del tycoon, poi in conclusione ha strappato la fotografia del candidato alla Casa Bianca.
A proposito della "carta" di Kamala Harris si è invece lanciato in un entusiasta endorsement: "Lei è la storia. Questa è la storia. E noi ce la faremo".
Ben diversa la posizione, al riguardo, del presidente Fugatti: è nota la simpatia del governatore trentino per l'ex presidente degli Usa, testimoniata anche dai tanti messaggi di vicinanza e di giubilo che Fugatti affidava ai propri profili social durante gli anni di presidenza Trump.