Menador, preoccupazione a Folgaria e Lavarone per le gallerie: ''Patrimonio storico, culturale e paesaggistico''. E sui social c'è l'idea Unesco per bloccare i lavori
Il sindaco di Folgaria, Michael Rech: "Serve analisi sui tassi di incidentalità. Quanti sono sul Menador? E da diversi anni stiamo chiedendo l’istituzione di limitazioni per i mezzi pesanti sulle Ss349 e 350". Il primo cittadino di Lavarone, Isacco Corradi: "Interventi massivi potrebbero compromettere fascino e appeal della strada con un effetto boomerang rispetto al risultato sperato"
TRENTO. "E' fondamentale non snaturare la salita del Menador: rischiamo di perdere un patrimonio storico, culturale e paesaggistico". A dirlo Michael Rech, sindaco di Folgaria, mentre Isacco Corradi, primo cittadino di Lavarone, aggiunge: ''C'è una forte preoccupazione perché c'è l'esigenza di preservare le caratteristiche della strada. E c'è pure paradossalmente la possibilità di rendere l'arteria più pericolosa se si aumentano la velocità e il tasso di percorrenza: ci devono essere le necessarie riflessioni prima che sia troppo tardi".
I due centri più grandi dell'Alpe Cimbra affiancano le amministrazioni comunali dei laghi della Valsugana (Qui articolo). Qualche ritocco per aumentare la sicurezza è necessario ma grande attenzione a non compiere il passo più lungo della gamba. "Se la strada diventa a normale viabilità provinciale - commenta Rech - corriamo il rischio di avere un effetto boomerang e di perdere quei connotati che caratterizzano un contesto particolare e unico. Auspico che la Provincia sappia trovare la giusta mediazione tra necessità di garantire sicurezza e percorribilità della strada con la salvaguardia degli elementi storici che la caratterizzano".
E' alta pure la preoccupazione di molti cittadini, tanto che sui social già si lancia l'idea di candidare il Menador a patrimonio Unesco: un iter e un riconoscimento che andrebbe a bloccare definitivamente quello è ritenuto da più parti uno scempio. All'indomani della festa per il Giro d'Italia con la corsa rosa che si accompagna a un'esposizione mediatica elevata e la possibilità di promuovere e valorizzare ancora di più questo scenario inestimabile ricavato nei secoli, eredità dei Kaiserjäger e dall'esercito austroungarico durante la Grande Guerra, si rilancia la richiesta di un time out.
"Si può intervenire con un paio di milioni per alcuni miglioramenti - dice Corradi - rifacimento recinzioni, reti paramassi e posizionamento di guardrail; poi gli allargamenti già effettuati possono essere sufficienti. Altre risorse si potrebbero utilizzare per sistemare la strada della Fricca. Non credo che lavori troppo impattanti possano comportare benefici risolutivi alla salita del Menador, anzi c'è il rischio che non si migliorino i tempi di percorrenza e si compromettano il valore e il fascino dell'area".
Intanto c'è stato per ora un semaforo rosso alla ripresa dei cantieri, c'è voluta la lettera di 4 sindaci ma almeno i lavori vengono bloccati fino alla fine dell'estate; un passo indietro della Provincia che salva la stagione e consente di sfruttare la volata della corsa rosa (Qui articolo).
"Quello per portare il Giro sul Menador è stato un lungo percorso - dice Rech – e c'è grande soddisfazione sull'Alpe Cimbra per questo risultato. Un‘idea e un lavoro partito ancora nel 2014 con una forte intesa tra il territorio dell’Alpe Cimbra e quello della Valsugana Lagorai, oltre a Provincia, Trentino Marketing e Gazzetta".
L'idea iniziale era quella di posizionare il traguardo a passo Vezzena e inserirsi nel calendario del Giro già nel 2018 a cento anni dalla fine della Grande Guerra. "Una data evocativa e simbolica - aggiunge il sindaco di Folgaria - per celebrare un messaggio di pace in un luogo simbolo del nostro territorio: un arrivo a cavallo tra Alpe Cimbra e Valsugana, ma anche tra Trentino e Veneto a rappresentare una cerniera. Sono stati necessari alcuni anni in più ma il dialogo è evidentemente proseguito e oggi possiamo festeggiare un grande evento. Complimenti al Comune di Lavarone per il bellissimo arrivo in piazza a Chiesa, tra i più belli e suggestivi che abbia mai visto. Un plauso anche alla Provincia per aver sostenuto finalmente l’Alpe Cimbra per un nuovo arrivo del Giro dopo 20 anni dalla storica tappa di Passo Coe".
Una salita del Menador celebrata e decantata anche durante le dirette del Giro d'Italia, una frazione attesissima. Una strada sulla quale insistono però alcuni lavori di allargamento della carreggiata per passare da 4-4,5 metri in alcuni punti a 6 metri di larghezza. Una strada, per morfologia, inevitabilmente delicata e che presenta criticità sul profilo della sicurezza con il rischio che questi "sventramenti" vadano però a cambiare il volto di questo percorso suggestivo e panoramico.
"Questi lavori - spiega Corradi - sono delicati e potrebbero comportare chiusure prolungate che si riflettono sul pendolarismo. Forse si possono valutare alcune limitazioni in determinate fasce orarie: analizzare il flusso per agevolare i residenti e poi lasciare spazio alle bici. L'importante è comunque trovare soluzioni condivise dai territori interessati da questa salita".
Una preoccupazione è quella del destino delle gallerie, circa 9 milioni sul tavolo e tre ipotesi: allargamento a 5,5 metri; senso unico a salire e realizzazione di un bypass a scendere e un semaforo per regolare il doppio senso di marcia (Qui articolo). "Sono arrivate praticamente integre dalla realizzazione oltre 100 anni fa e devono essere preservate: sono un valore aggiunto incalcolabile".
Ma in generale a Folgaria viene seguito l'evolversi dei lavori con attenzione. "Gli elementi da tenere insieme sono molti e non bisogna banalizzare l’istanza della popolazione, in particolare di Luserna - dice Rech - c'è il tema del pendolarismo che non può essere indirizzato alla Fricca allungando i tempi di 30 minuti mentre con la corriera da Luserna ci vogliono 2 ore. A valle come a monte la strada è piuttosto buona, il problema è quel tratto più tortuoso ma è anche la sua forza turistica e paesaggistica: si deve trovare una soluzione che non snaturi queste qualità".
Le risorse, sostiene Folgaria, dovrebbero essere impegnate per ordine di priorità conseguentemente all’analisi del traffico, del rischio, della casistica di incidenti e infine anche di una equa distribuzione degli investimenti sul territorio provinciale. "La Provincia - continua il primo cittadino - non può abdicare al proprio ruolo di mediazione ma anche di autorità sovraordinata rispetto ai Comuni, soprattutto su questo tema, a garanzia dell’interesse collettivo e di una visione di sistema. Non ci si può limitare alla sommatoria dei singoli interessi, così come a un conseguente compromesso. Le soluzioni per garantire una percorribilità sicura e veloce con la salvaguardia del tracciato originale si possono trovare, la Pat eserciti il suo ruolo".
Il sindaco richiama l’attenzione ai problemi della viabilità provinciale 349 e 350, strade che non beneficiano di radicali interventi da decenni e che in termini di traffico giornaliero sono vie ad altissima frequenza (Qui articolo). “Da diversi anni stiamo chiedendo l’istituzione di limitazioni per i mezzi pesanti che non arrivano e ciò comporta quasi settimanalmente l’intervento della nostra polizia locale o dei carabinieri per vari incidenti. Sono strade, le nostre, del tutto prive di corsie di sorpasso e che per conformazione, rischiano di bloccarsi e di rallentare di molto il tempo di percorrenza anche per gli episodi più banali", conclude Rech.