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Strada Menador, Fugatti dà lo stop ai cantieri per l'estate ''per massimizzare effetto del Giro'', ma c'è voluta la lettera di 4 sindaci

Dopo la lettera dei sindaci di Caleranica, Caldonazzo, Levico e Tenna, il passo indietro di piazza Dante sulla calendarizzazione dei cantieri. Il presidente Fugatti: "Le strutture provinciali competenti sono state incaricate di mettere in atto le misure tecniche e organizzative necessarie al mantenimento dell’apertura"

Di Luca Andreazza - 23 maggio 2022 - 22:03

TRENTO. La strada del Menador resterà aperta fino al 28 agosto e solo dopo verranno ripresi i lavori sul tracciato interessato dal Giro d'Italia nella tappa da Ponte di Legno a Lavarone. "Un passo - dice il presidente Maurizio Fugatti - motivato dalla finalità di valorizzare e massimizzare l'effetto attrattivo della tappa della corsa rosa, ritenuto di interesse pubblico. Questo consente agli operatori e alle comunità di trarre il massimo beneficio economico e sociale dell'evento, anche in considerazione che si è reduci da un biennio caratterizzato da una congiuntura negativa per effetto della pandemia".

 

C'è voluta una lettera firmata da 4 sindaci per arrivare a questa decisione (Qui articolo). Negli scorsi giorni una serie di lavori sono stati portati a termine e la strada provinciale 133 di Monterovere è stata riaperta in vista del transito del Giro d'Italia, poi la Provincia avrebbe previsto la ripresa dei cantieri fino a metà luglio. Un tracciato già molto apprezzato da ciclisti e motociclista, la scelta di chiudere avrebbe vanificato l'ulteriore volano mediatico assicurato dalla corsa rosa, oltre a mettere in difficoltà i pendolari e le malghe. E gli effetti a livello nazionale già si vedono, il Menador (compreso i lavori) è protagonista di un ampio servizio su Bici da strada, un punto di riferimento per il settore (Qui link).

 

"Sebbene i lavori di messa in sicurezza previsti - avevano scritto i primi cittadini Cristian Uez (Calceranica), Elisabetta Wolf (Caldonazzo), Gianni Beretta (Levico Terme) e Marco Nicolò Perinelli (Tenna) a Maurizio Fugatti, presidente della Provincia - siano almeno in parte necessari per la tratta a valle della stessa, la chiusura della strada prevista fino al 16 luglio rappresenta un danno per le attività economiche che dal suo funzionamento dipendono e che aprono la stagione già all’inizio giugno. Inoltre la strada è un collegamento diretto con le malghe, oltre una decina, che lavorano d’estate e che dall’accesso diretto traggono beneficio sia nella gestione sia nella fruizione da parte dei visitatori".

 

Ora è arrivato il passo indietro di piazza Dante sulla calendarizzazione dei cantieri. "Le strutture provinciali competenti - spiega Fugatti - sono state incaricate di mettere in atto le misure tecniche e organizzative necessarie al mantenimento dell’apertura. Riguardo al completamento dei lavori di allargamento e messa in sicurezza, le opere che richiedono la chiusura della strada potranno riprendere esaurita la finestra di apertura".

 

E' quindi andata a buon fine la richiesta di Calceranica e Caldonazzo, Levico e Tenna. L'estate è salva. "Abbiamo ascoltato le esigenze dei territori, valutandole attentamente all’interesse collettivo e agli aspetti di fattibilità e sostenibilità. La recente esperienza della tappa del Giro d’Italia con arrivo a Sega di Ala ha fatto scuola. Per il grande afflusso di turisti e ciclisti che ha generato, consolidando il rapporto vincente tra bici e Trentino e facendo entrare l’itinerario sui Lessini tra le mete ambite degli appassionati di tutta Italia e non solo. Ecco perché, considerando anche le richieste dei territori interessati, si è preso la decisione che interessa il Menador. Pronta a entrare, assieme a tanti altri angoli del nostro territorio, nelle cronache del Giro e nel cuore dei ciclisti".

 

L'ex arteria militare, costruita dall'esercito austro-ungarico, è oggetto in questi mesi di lavori, necessari per la sicurezza soprattutto in alcuni punti, ma che rischiano di compromettere il volto di una strada dalla grandissima valenza storica, oltre che una via di comunicazione tra le più panoramiche di tutto il Trentino con paesaggi unici che si affacciano sui laghi di Levico e Caldonazzo (Qui articolo).

 

Negli anni sono stati aggiunti i guardrail e gli specchi parabolici. Una strada che ha richiesto sempre grande attenzione, apprezzata da ciclisti e da motociclisti, il percorso presenta solitamente scarso traffico automobilistico con il transito vietato ai veicoli più larghi o più alti di 2,5 metri.

 

Sono due gli interventi previsti dal Documento di programmazione settoriale 2021/2023 della Provincia in materia di infrastrutture e trasporti che riguardano la Sp133 di Monterovere. "Opere - si legge nella nota della Pat - mirate a garantire la sicurezza, anche sul fronte del rischio di caduta massi e per aumentare la larghezza della sede stradale in alcuni punti inferiore ai 3,5 metri".

 

Il primo intervento, attualmente in corso, consiste nella sistemazione e rettifica del tratto a cavallo dei due tornanti a monte delle gallerie. "Dal punto di vista planimetrico si prevede l’allargamento di tutta la sede stradale e in particolare di due tornanti che attualmente si presentano stretti e con scarsa visibilità. L’importo di progetto è di 1.200.000 euro circa mentre l’importo di contratto è di circa 700.000 euro. I lavori, della durata complessiva di 220 giorni, sono stati consegnati nel mese di ottobre".

 

Poi serviranno altri due mesi di divieto per completare le opere. Non ci sono riferimenti all'ultimo lotto, forse quello ancora più delicato. In ballo 9 milioni e i tecnici valutano se scavare un nuovo tunnel o se allargare le due gallerie esistenti.

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