La campagna con foto della Serbia del Trentino, Failoni: ''Un'immagine ad hoc costa tra i 10 e i 15 mila euro''. Ma il preventivo dei fotografi locali non supera i 5 mila euro (e per una serie di scatti)
La risposta dell'assessore Roberto Failoni all'interrogazione di Alessio Manica, consigliere provinciale in quota Pd. L'argomento è quello relativo alla pubblicazione delle immagini che per decantare le meraviglie del Trentino partono da alcuni panorami serbi
TRENTO. "Si stima un costo che varia tra i 10 mila e i 15 mila euro a immagine a seconda della complessità dello scatto, per uno shooting fotografico ad hoc per la campagna promozionale considerate le dinamiche dell'agenzia e le persone coinvolte in tale progetto". Questa la risposta dell'assessore Roberto Failoni a Alessio Manica, consigliere provinciale in quota Pd. L'argomento è quello relativo alla pubblicazione delle immagini che per decantare le meraviglie del Trentino partono da alcuni panorami serbi (Qui articolo e Qui articolo).
Si parla tra i 10 e i 15 mila euro per una foto al lago di Caldonazzo? Abbiamo sentito dei fotografi locali e il preventivo non si aggirerebbe mai in realtà sopra i 5 mila euro. Circa 1.000 euro per ingaggiare il professionista e altri 1.000 euro per due modelli se si vogliono quelli di alto profilo per tutta la giornata. La post-produzione, la direzione creativa e la creazione del set, il rimborso spese fino a Caldonazzo, chiudono il cerchio (spesso vengono proposti pacchetti e ci si relaziona solo con il fotografo). E non è un'immagine sola quanto una serie di scatti che vengono messi a disposizione, alcuni magari da tenere in archivio per successive campagne.
Prezzi che si possono trovare anche sul Mepat che incrocia le imprese fornitrici e relativi servizi, mentre le amministrazioni possono consultare le proposte pubblicate sul catalogo, confrontare le caratteristiche degli articoli di interesse e procedere con la compilazione di un "Ordine di Acquisto" o di una "Richiesta di Offerta".
Insomma, se la Provincia rischia di arrivare a spendere il doppio o il triplo potrebbe esserci una scarsa conoscenza delle dinamiche del mercato o una scarsa propensione a trattare per arrivare a definire il miglior prezzo.
Ci sono poi le ragioni di opportunità di acquistare un'immagine da un carrello online, invece di ingaggiare un fotografo per un service e far lavorare i professionisti del territorio, resta anche forse la scarsa capacità di interagire e raccordarsi con le Aziende per il turismo d'ambito: può ovviamente capitare di non aver a disposizione qualche scatto nella fototeca, ma possibile che anche le Apt non abbiano in archivio un'immagine che può fare al caso? Foto sicuramente impegnative in quanto devono creare emozione e quindi vengono legittimamente modificate.
Resta però aver scelto una visual già usata e conosciuta a fronte di un investimento da 3 milioni. A questo punto ci si perderebbe per 15 mila euro a fronte di risorse importanti, senza considerare il valore aggiunto di puntare su un'immagine originale e realizzata ad hoc, seppur nella difficoltà di operare in un sistema di professionisti locali frastagliato e senza un'associazione di categoria di riferimento, anche se presenti su Mepat con prezzi in chiaro. Sarebbe stato un segnale anche nei confronti dei fotografi trentini. Una vicenda costata anche la Tonca durante le Feste Vigiliane (Qui articolo).
Ma l'assessore Failoni sembra avvalorare la tesi non sia particolarmente brillante nei conti. I ritiri calcistici nella sua gestione sono costati di più rispetto al passato, oltre a situazioni che non si sarebbero mai verificate prima tra squadre che non si sono presentate all'ultimo oppure doppie prenotazioni per hotel e periodo con il sistema costretto a correre ai ripari (Qui articolo). E poi le incertezze sui 6 milioni di finanziamento alle Aziende per il turismo (Qui articolo), senza dimenticare i 4 milioni di euro per rifare il look a Bolbeno, un investimento a 575 metri d'altitudine valsa la bandiera nera di Legambiente (Qui articolo).
Un'azione per rilanciare il Trentino che si è trasformata in un boomerang. Una campagna di comunicazione estate 2020 e inverno 2020/21 affidata alla OgilvyOne worldwide di Milano, in via diretta per l'urgenza, da oltre 138 mila euro. "Poco tempo" e "emergenza sanitaria" queste le parole utilizzate dall'assessore per provare a giustificare l'operazione (Qui articolo). Un'azienda esterna che apre altre riflessioni. Il rischio concreto di sminuire il capitale umano all'interno della Trentino Marketing (possibile che non ci sia personale in grado di elaborare un progetto?) e capire se la massima società di promozione del territorio non dispone di risorse qualificate per svolgere quello che dovrebbe essere il proprio lavoro.
Certo, un periodo particolarmente complicato ma sembra esserci anche un'assenza di programmazione. Dopo vari Dpcm, e questo è innegabile, i confini e le frontiere sono stati riaperti il 3 giugno scorso, circa 4 mesi di lockdown: l'uscita dalla "serrata" si sarebbe forse potuta gestire diversamente e non trovarsi all'ultimo per affidare in forma diretta una campagna tanto importante e delicata.