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“Giustizia sociale e ambientale per una città inclusiva”, Europa Verde Trento presenta la nuova lista per le Comunali

Franceschini, Attolini e Fernandez capilista dell'alleanza “Rosso-verde” che propone di trasformare l’assessorato all’ambiente in un assessorato alla transizione ecologica, con deleghe su trasporti, energia ed innovazione. Franceschini: “Europa Verde Trento riunisce il meglio della tradizione della sinistra italiana con le intuizioni della cultura ecologista”

Di Rebecca Franzin - 03 luglio 2020 - 17:55

TRENTO. “Europa Verde: giustizia sociale e ambientale” così la consigliera provinciale Lucia Coppola ha riassunto la nuova lista, risultato dell’unione di Verdi, Sinistra Italiana, èViva e Volt. Europa Verde Trento, questo il nome scelto dalla lista che sostiene la candidatura a sindaco di Franco Ianeselli, vede come capolista l’architetto Alessandro Franceschini. La consigliera provinciale ha spiegato che la nuova lista è una collaborazione intergenerazionale che mette al centro multiculturalità, parità di genere e giustizia sociale. Franceschini ritiene che la lista “unisca il meglio della tradizione della sinistra italiana con le intuizioni della cultura ecologista, e il bisogno di una dimensione europea sia nell’azione politica quanto nel pensiero culturale”.

 

Tra gli obiettivi di Europa Verde Trento c’è la costruzione di una città più sostenibile, che sappia puntare su mobilità green e un’urbanistica ecosostenibile, magari migliorando i collegamenti fra valli e città per scongiurare l’utilizzo delle automobili. Altri obiettivi sono accessibilità ed inclusività, sia dal punto di vista sociale che architettonico: migliorando l’accessibilità agli edifici per le persone disabili o procedendo con la digitalizzazione delle istituzioni, per permettere agli anziani di accedere agli uffici e alle strutture statali da casa. Per attuare questi progetti la lista propone di trasformare l’assessorato all’ambiente in un assessorato alla transizione ecologica, con deleghe su trasporti, energia ed innovazione, per favorire la conversione all’economia verde e sviluppare politiche ‘green’ funzionali.

 

Secondo Franceschini, sarà cruciale valorizzare le periferie, dove il coronavirus ha portato in luce la necessità di rendere disponibili gli stessi servizi presenti nel centro della città. La città di domani dovrà evolversi: dovrà essere resiliente, capace di adattarsi ai cambiamenti climatici; inclusiva, per poter dar spazio alle diversità; verde, che includa l’ecosistema nella propria struttura; connessa, all’interno e all’esterno ed in maniera sostenibile; e sicura. “Progettare una città più giusta significa progettare una comunità più giusta” ha concluso.

 


 

Il candidato sindaco della coalizione “SìAmoTrento” ha ribadito l’importanza della coesione nella creazione di un dialogo positivo e costruttivo fra forze politiche. “Questa città, che ha resistito al Covid e ne è uscita a fatica, ora ha bisogno di unità”. Secondo Ianeselli non è sufficiente accontentarsi di una buona amministrazione per riparare i danni all’ambiente e nei territori del Trentino, ma è necessario partire dai progetti e nello specifico, da progetti che rilancino l’economia trentina verso l’economia verde. “La sostenibilità economica è sostenibilità ambientale” ha aggiunto.

 

Il candidato sindaco ha voluto ricordare i traguardi fin qui raggiunti da Trento “la città con il più alto tasso di raccolta differenziata in Europa”, ma ha sottolineato l’importanza di prendere ulteriori misure per continuare a rappresentare un esempio per la penisola. “Le prossime elezioni saranno molto importanti e segneranno uno spartiacque per la comunità. La pandemia – ha proseguito Ianeselli – ci ha insegnato che cosa significa vivere in emergenza, ed è proprio per questo – ha concluso – che ci stiamo preparando ad affrontare il futuro”.

 

Anche Jacopo Zannini, di Sinistra Italiana, crede che Trento debba diventare più “green”. Parlando della fine di questa legislatura, ha suggerito che si sarebbe potuto fare di più per il Prg (il riferimento è alla lottizzazione di Melta a Gardolo) e per rendere più sostenibile l’urbanistica trentina. Secondo Zannini, questa legislatura avrebbe potuto agire più in fretta per affrontare l’emergenza coronavirus ma ha notato dei miglioramenti in questa direzione nell’ultimo periodo. “La smart city – ha aggiunto Andreas Fernandezè la città che non lascia indietro nessuno e che offre gli stessi servizi al centro e in periferia”

 

La giovane Maja Urukalo Franov di Volt ha ribadito l’importanza di mantenere una prospettiva europea e di valorizzare le differenze, portando al centro le donne, la comunità LGBT+ e le persone con disabilità nella costruzione di una città più inclusiva.

 

Si è infine pronunciata èViva, evidenziando l’importanza di tutelare i lavoratori e soprattutto nella crisi post-coronavirus, dare la priorità alla legalità, assicurandosi che le opere pubbliche rimangano nelle mani delle istituzioni ed che i cittadini non siano tentati di rivolgersi alla malavita. Ribadita infine l’importanza di includere la comunità universitaria e i centri di ricerca nella vita della città, valorizzando l’Università di Trento e coinvolgendola per trovare insieme soluzioni ai problemi della comunità.

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