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Daniela Longo lancia la corsa del Patt per le comunali: ''I giovani sono il futuro, si possono trovare soluzioni senza disturbare i residenti. E le circoscrizioni devono tornare centrali''

Esperta in diritto del lavoro, previdenza e settore no profit, dal 2003 è giudice di pace. Dal 2010 al 2012 è stata anche presidente dell'Associazione regionale dei giudici di pace, poi vicepresidente dell'Associazione nazionale. E' inoltre reduce dall'esperienza quinquennale in qualità di Difensore civico della Provincia, si candida per le Stelle alpine

Di Luca Andreazza - 28 agosto 2020 - 12:53

TRENTO. Trasparenzavicinanza, autonomia e giovani. Queste le parole chiave di Daniela Longo, già Difensore civico per la Provincia, pronta a prendere parte per la prima volta alle imminenti elezioni amministrative a Trento tra le fila del Patt. "Il Municipio è la casa di tutti i cittadini e deve essere aperto e pronto nel dare risposte chiare e puntuali: ci deve essere un riavvicinamento tra il pubblico e la popolazione".

 

La volontà è quella di imprimere un nuovo ritmo al capoluogo. "La base di partenza è già buona - dice la candidata per le Stelle alpine - ma si può e si deve migliorare: ottimizzare i tempi di lavoro, trovare soluzioni concrete e procedure più snelle. C'è necessità di sburocratizzare la pubblica amministrazione per semplificare la quotidianità per imprenditori e cittadini".

 

Nata a Verona nel 1969, sposata e residente a Trento, Longo si è laureata in Giurisprudenza alla Cattolica di Milano con pieni voti. E' avvocata abilitata all'esercizio dell'attività forense in Cassazione, con studio professionale nel capoluogo ma anche nella città scaligera. Esperta in diritto del lavoro, previdenza e settore no profit, dal 2003 è giudice di pace (con funzioni di Coordinatrice dell'ufficio di Rovereto dal 2008). Dal 2010 al 2012 è stata anche presidente dell'Associazione regionale dei giudici di pace, poi vicepresidente dell'Associazione nazionale. E' inoltre reduce dall'esperienza quinquennale in qualità di Difensore civico della Provincia.

 

Perché ha scelto di candidarsi e come è nata la sua passione per la politica?

Una volta conclusa l'esperienza come Difensore civico, il Patt mi ha proposto di portare il mio contributo all'interno del partito. Ho accettato perché i valori delle Stelle alpine, quali autonomia e responsabilità, mi rappresentano e appoggio totalmente le linee di indirizzo della coalizione e del candidato sindaco Franco Ianeselli. Nel precedente ruolo sono rimasta super partes ma in questa sfida posso mettermi in gioco per aiutare in modo concreto e costruttivo la città a migliorarsi. E' più facile criticare che portare proposte concrete e costruire: più difficile ma più bello e mi metto a disposizione. La situazione del capoluogo è buona, non ci sono criticità particolari di degrado, anche se alcune zone devono essere certamente valorizzate di più: la bellezza porta bellezza.

 

E' stata Difensore civico: quale è il bilancio di quell'esperienza e come può essere utile per il capoluogo?

Sono stata vicino ai circoli e alle associazioni degli anziani, ho incontrato moltissime persone con diversi bisogni e necessità, ma anche con tante esperienze e idee da offrire alla comunità. Stesso discorso è avvenuto nel ruolo di garante dei minori, qui ho toccato con mano l’impegno costante richiesto alle famiglie per i figli vulnerabili o per le situazioni di disabilità. Il mio compito, nel nostro Comune, sarà quindi di implementare l’autonomia delle persone in difficoltà: dare il giusto supporto alle famiglie in cui vivono e investire in nuovi progetti. Anche con il sostegno dei tanti volontari che abitano il nostro territorio, il cui lavoro va assolutamente valorizzato e riconosciuto.

 

La pubblica amministrazione e la politica vengono però spesso percepiti come distanti dalle reali esigenze dei cittadini.

La prospettiva deve cambiare. E' necessario lavorare lungo due direttrici, la prima è quella di una comunicazione efficace e trasparente. L'approccio deve essere propositivo per trovare le migliori soluzioni. La formazione del personale è fondamentale, ci vuole il coraggio di semplificare. Un proposito è quello di modificare i regolamenti comunali, un percorso che richiede tempo per affrontarlo in maniera seria: importante ascoltare le parti tra categorie e dipendenti per una soluzione condivisa e chiara. Gli ambiti più urgenti sono urbanistica e volontariato, quindi a cascata tutti gli altri.

 

Quale può essere un investimento per la città?

La qualità della vita nel capoluogo è ottima, ma ci sono margini per migliorare: nessuno deve restare indietro nei cambiamenti della città. Si devono assicurare standard di servizi, pulizia e manutenzione, sicurezza e attrattività per esercenti e residenti. Scelte urbanistiche, ambientali, economiche e socio assistenziali di lungo periodo possono sviluppare una migliore vita sociale e culturale. E' necessario però valorizzare anche i sobborghi e riportare i servizi nelle circoscrizioni: ripristinare determinati poli possono aumentare la vivibilità delle aree cittadine. E' necessario puntare sulla rete e la capacità di stringere sinergie: se la Lega ha dichiarato Trento non turistica, questo non è assolutamente verso. Ma certamente c'è ancora tanto lavoro da fare per rendere il capoluogo e il Monte Bondone ancora più forti per creare indotto e visibilità. 

 

E i giovani?

Le nuove generazioni sono il futuro per le competenze digitali, le energie e le visioni. E' importante lavorare nell'ottica di trovare soluzioni integrate. E' necessario superare la contrapposizione tra giovani e residenti. Si deve investire per costruire un ponte tra le diverse categorie, gli spazi per creare opportunità di divertimento e svago ci sono, gli interessi possono tranquillamente combaciare con quelli economici. Le soluzioni ci sono, basta impegnarsi a cercarle e ragionare tutti insieme. Questa emergenza Covid-19 ci insegna che solo insieme e solidali possiamo superare questo momento difficile: serve cautela, ma anche coraggio e determinazione. Il Comune dovrà agire da sentinella per la città, pronto a garantire serenità e supporto per una ripresa generale, dagli asili nido alle attività produttive, dalla mobilità al turismo.

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