Comunali in Alto Adige, Rösch in testa a Merano. Bertolini riconosce la sconfitta: “Grazie lo stesso. Complimenti a Bianchi”
Mentre lo spoglio delle schede si avvia verso la conclusione, quantomeno per i Comuni più piccoli, nei principali centri si va delineando il quadro. Brunner verso la netta riconferma a Bressanone, a Bolzano si va verso il ballottaggio, con percentuali di distacco risibili. A Merano l'uscente Rösch in testa, mentre nel centro più popoloso della Bassa Atesina, Laives, il candidato del centrosinistra Luca Bertolini riconosce la sconfitta
BOLZANO. Mentre lo spoglio delle schede si avvia verso la conclusione, i principali centri altoatesini attendono l'esito delle urne. Tra le 5 città con popolazione superiore ai 15mila abitanti, Brunico per ora è l'unica ad avere un risultato finale, con la riconferma netta di Roland Griessmair alla guida del capoluogo pusterese.
Con Bolzano ferma al 78% di scrutinio e Zanin e Caramaschi distanti uno 0,1%, è negli altri tre centri rimanenti che il quadro inizia a delinearsi. Il tutto a partire da Laives, dove i candidati hanno già espresso delle prime dichiarazioni, visto il grande distacco fra l'uscente Christian Bianchi, sostenuto dal centrodestra, e Luca Bertolini, sostenuto invece dal centrosinistra. Con oltre l'82% delle sezioni scrutinate, Bianchi può celebrare la riconferma, ottenuta con quasi il triplo dei voti dell'avversario. Di poco staccato da Bertolini c'è Giovanni Seppi dell'Svp, attorno al 16%.
A Bressanone si conferma lo strapotere del sindaco uscente Peter Brunner. Ma è a Merano che la sfida si fa più combattuta, con l'uscente Paul Rösch che in questo momento guida la “corsa” con il 26,1%, seguito dal civico Del Medico a 23,9%, dall'indipendente della Volkspartei Richard Stampfl al 21,1% e da Antonio Battisti della Lega al 10,7%.
Nei centri più piccoli, invece, si conferma il trend del resto della provincia, con l'Svp a farla da padrona. Andriano, Castelbello-Ciardes, Curon Venosta, Fortezza, Gargazzone, San Pancrazio, Velturno, Verano, Marlengo, Montagna, Rasun-Anterselva vanno così alla “stella alpina”, mentre a Bronzolo Giorgia Mongillo Bona ottiene la riconferma.