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Comunali Arco, corsa a cinque: Bernardi, Betta, De Laurentis, Ottobre e Parisi. Ecco tutti i candidati e le possibili alleanze

Ci sarà il sindaco uscente Alessandro Betta, che dovrà vedersela con due navigati politici come Roberto De Laurentis e Mauro Ottobre, ma anche con il “quasi nuovo” Giacomo Bernardi e l’ambientalista Chiara Parisi

Di Tiziano Grottolo - 15 febbraio 2020 - 19:23

ARCO. Nel titolo i candidati sono stati messi in ordine alfabetico, non solo per questioni di par condicio ma anche perché quel che è certo è che la sfida per la carica di primo cittadino sarà sicuramente molto equilibrata.

 

Tanto per cominciare è stato finalmente stato svelato quello che era un po’ il segreto di Pulcinella, ovvero che il candidato del Centrosinistra sarà il sindaco uscente Alessandro Betta. La coalizione che lo sosterrà si chiamerà “Intesa civica per il bene comune” e sarà formata da Partito Democratico, Unione per il Trentino e Arco Bene Comune-Futura, più alcune liste civiche. Per quanto riguarda quest’ultime saranno almeno due, la prima sarà sicuramente quella del sindaco, l’altra dovrebbe essere formata dai delusi del Patt che potrebbero dar vita a una civica sulla falsa riga di quanto avvenuto a Riva del Garda (QUI articolo).

 

Sempre in questi giorni è arrivata la candidatura di Giacomo Bernardi, un volto poco noto della politica ma che in passato era già stato candidato in più di un’occasione: come alle elezioni provinciali del 2008 era in lista con “Amministrare il Trentino” aggregazione che sostenne la candidatura a presidente della Pat di Nerio Giovanazzi, afferente all’area di Centrodestra ma al di fuori della coalizione di Sergio Divina. Ma anche alle elezioni comunali di Arco del 2010 sempre per la lista “Amministrare il Trentino” (che nel simbolo aveva quello dell’Udc), a sostegno di Mario Morandini che sarà sconfitto al ballottaggio da Paolo Mattei. Ad ogni modo Bernardi ha già incassato il sostegno di buona parte del Centrodestra: Lega e Forza Italia a cui si affiancheranno tre liste civiche capitanate da alcuni consiglieri uscenti (Daniele Braus, Claudio del Fabbro e Stefano Tamburini). Anche in questo caso una delle tre liste dovrebbe essere quella che porterà il nome del sindaco.

 

Nel ruolo di terzo incomodo ci sarà Roberto De Laurentis: l’ex presidente degli artigiani trentini nonché ex candidato alla presidenza del consiglio provinciale (2018) con il suo movimento Tre, non è certamente sceso in campo per recitare il ruolo di comparsa. Pur non avendo il sostegno di nessun partito nazionale è riuscito a mettere insieme una squadra molto variegata composta da quattro liste, con i consiglieri uscenti Giovanni Rullo, Andrea Ravagni e Bruna Todeschi, a chiudere il cerchio “l’uomo del carnevale” Mario Matteotti, entrato spesso in polemica con l’amministrazione uscente. Il partner di peso della coalizione è sicuramente rappresentato dal Patt che ha scaricato il sindaco uscente per passare con De Laurentis (QUI articolo). Un’operazione messa in piedi dall’attuale vicesindaco Stefano Bresciani che però non è detto che riesca a portarsi dietro tutto il partito. Secondo alcune indiscrezioni una parte egli autonomisti, anche con incarichi all’interno del partito, pare stia trattando con la coalizione di Centrosinistra per formare una lista civica, Bresciani e De Laurentis potrebbero quindi trovarsi sì con il simbolo autonomista, ma senza poter contare su alcuni nomi forti delle Stelle alpine.  

 

Salvo imprevisti sarà della partita anche Mauro Ottobre, ex deputato e anche lui ex candidato alla poltrona di presidente della Pat alle ultime elezioni provinciali, che a proposito della sua candidatura spiega: “Ci stiamo lavorando, le riserve non sono ancora state sciolte ma stiamo cercando di chiudere il quadro”. Con lui ci sono già due civiche, una si chiamerà “Arco dinamica”, dalle quali ha ricevuto il mandato per provare a costruire una coalizione. Ottobre però avverte: “Se devo candidare voglio che le indennità siano collegate al programma”, ovvero sindaco e assessori riceveranno lo stipendio solo se riusciranno a realizzare i vari punti del programma elettorale. Con Ottobre, e questa voce circola con insistenza da tempo, potrebbe schierarsi Fratelli d’Italia: “Con il senatore Andrea de Bertoldi c’è una bellissima amicizia – spiega l’ex deputato – inoltre ho rapporti diretti con Giorgia Meloni, quindi dico ben venga Fratelli d’Italia e tutte le liste civiche che vorranno aderire”.

 

Infine, la grande novità di questa tornata elettorale sarà rappresentata da Chiara Parisi (QUI approfondimento), l’unica donna candidata. Parisi è scesa in campo come diretta espressione dei vari comitati ambientalisti che in questi anni hanno osteggiato alcune scelte in campo urbanistico dell’attuale amministrazione. Sicuramente con lei ci sarà una lista civica, anche se al momento gli ambientalisti stanno lavorando per costruirne una seconda, che affiancherà Parisi in questa corsa in salita. Parisi potrebbe incontrare i favori anche del Movimento 5 Stelle, che con ogni probabilità non riuscirà a costruire una propria lista: “Non sappiamo ancora – afferma la consigliera pentastellata Lorenza Colò, che però non nasconde le difficoltà – ad oggi è improbabile trovare abbastanza persone, alcuni di noi potrebbero confluire nelle liste civiche degli ambientalisti al fianco di Chiara Parisi”.

 

Considerando la situazione attuale è improbabile che qualcuno dei candidati sindaci riesca a superare il 50% dei voti al primo turno, di conseguenza la partita potrebbe essere decisa al ballottaggio e qui avremmo uno scenario degno del Risiko, con il rebus delle possibili alleanze e veti incrociati. Entrando nel campo della fantapolitica, uno dei possibili scenari dovrebbe veder contrapposti il candidato del Centrosinistra Betta con uno fra Bernardi e De Laurentis. Senza nulla togliere agli altri due candidati Ottobre e Parisi che, salvo colpi di scena, non sembrano poter contare su un appoggio sufficiente per arrivare al ballottaggio. Se l’ipotesi più probabile fosse confermata, Betta potrebbe incassare il sostegno degli ambientalisti che in cambio chiederebbero al sindaco uscente delle garanzie sulla questione ambientale. Il vero retroscena sarebbe da individuare nelle insistenti voci che vorrebbero De Laurentis e Bernardi con già in tasca un accordo di massima per sostenersi a vicenda qualora uno dei due finisse al ballottaggio con Betta.

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