Conzatti nominata alla Commissione parlamentare sul femminicidio. La senatrice: ''Percorsi di educazione alla parità di genere: vanno riattivati subito''
La parlamentare di Forza Italia è in corsa per la vicepresidenza e autrice di un disegno di legge per rendere permanente l'organismo. Sui corsi sospesi: ''Il Trentino era all'avanguardia, torni a esserlo''
TRENTO. Una commissione parlamentare d'inchiesta, con poteri speciali, istituita durante la 17esima legislatura (la scorsa) e riconfermata per l'attuale, per un anno: è quella sul "Femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere" di cui è stata nominata membro anche la senatrice trentina di Forza Italia Donatella Conzatti. "Se arriverà un'istanza la Commissione potrà monitorare anche la questione della sospensione dei corsi per l'educazione di genere" anticipa la parlamentare.
"Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere": questo il nome completo della commissione di cui, da giovedì, è membro Donatella Conzatti. Una nomina che porta la firma della presidentessa del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e che, secondo i ben informati, potrebbe portare (nella prima riunione, al momento non ancora calendarizzata) la senatrice trentina anche a ricoprire il ruolo della vicepresidenza.
"La commissione è d'inchiesta, con poteri speciali di indagine e di audizione - spiega la senatrice trentina - C'è solo dalla metà della scorsa legislatura, durante la quale è stato fatto un ciclo di audizioni, risultato in una corposa relazione. A Palazzo Madama si è detto che il lavoro non è stato chiuso perché non sono ancora state attuate tutte le misure previste, perciò il Senato ha votato per farla rimanere in attività con un termine ordinatorio di un anno. Poi si andrà verso l'istituzione di una Commissione permanente bicamerale sui diritti della donna e per la parità di genere".
Una proposta, quest'ultima, firmata tramite un disegno di legge, proprio da Conzatti. "Ho preso spunto dal Femm Committee, la commissione permanente del Parlamento Europeo - spiega la parlamentare - Un modo per non proseguire solo con un lavoro spot sulle singole battaglie, per quanto queste siano importanti. L'obiettivo è fare in modo che tutte le leggi passino dalla commissione per una verifica del rispetto della parità di genere. La commissione potrà inoltre avanzare proposte normative per la modifica delle leggi". La proposta andrà ovviamente votata in Aula, "ma c'è già un accordo politico dei capigruppo", assicura Conzatti.
Tra gli ambiti d'azione della commissione d'inchiesta che poi potrebbero essere trasferiti in capo alla bicamerale ci sono, ad esempio, "l'estensione delle leggi sulla doppia preferenza di genere a livello regionale", il tema dell'equal pay e l'attivazione della Convenzione di Istanbul.
"La commissione d'inchiesta lavora sul femminicidio e la violenza e sull'attivazione, appunto, di percorsi di rieducazione in caso di maltrattamenti (previsti dalla Convenzione di Istanbul) - afferma Donatella Conzatti - Questi ultimi sono stati attivati solo da sei Comuni a livello nazionale. Tra questi Trento e Bolzano, che sono i capofila, un esempio positivo da estendere a tutto il territorio italiano".
La senatrice non nasconde poi, pensando alla provincia di Trento, la preoccupazione per il futuro dei percorsi di educazione alle relazioni di genere: "Capisco le battaglie politiche - dichiara la parlamentare - se si vuole cambiare il nome ai corsi e chiamarli ad esempio "di educazione civica" va bene, ma non si può farne a meno". Mi aspetto che quanto prima si riattivino. Se così non dovesse essere mi farò sentire", assicura.
"Il tema è trasversale - prosegue la parlamentare - Anche in passato abbiamo fatto battaglie assieme su ciò: anche la stessa Mara Dalzocchio ha aiutato a far passare la mozione in consiglio a Rovereto". Quindi la precisazione: "Ricordiamo che la parità di genere è altra cosa rispetto al gender, non vanno confusi. I ragazzi devono crescere abituati alla parità, speriamo che questa riflessione in provincia di Trento termini presto".
Conzatti non esclude nemmeno una presa di posizione della commissione sul tema: "Un intervento della Commissione è possibile: se arriva un'istanza si può monitorare il tema. La segnalazione può arrivare anche dai cittadini o da un consigliere di parità. Mi aspetto che una richiesta di monitoraggio ci arrivi". "Non solo bisogna ripristinare quello che si faceva in Trentino, dice poi Conzatti: "Bisogna spingere per esportare ciò che si faceva a livello nazionale. Il Trentino era virtuoso in ciò. È vero che stanno calando gli omicidi, ma la percentuale di femminicidi sul totale degli omicidi è in aumento. Per evitarli quale miglior percorso che educare alla parità di genere le nuove generazioni?".
Infine l'apprezzamento di Conzatti sulla composizione della Commissione di cui è stata nominata membro che, assieme a 14 senatrici, vede la partecipazione di 6 senatori: "Mi fa piacere che della Commissione facciano parte diversi colleghi uomini: quello della parità di genere è un messaggio forte che credo vada portato avanti anche dagli uomini".