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Arco, la Variante 15 supera il primo esame, le opposizioni abbandonano l’aula e per poco non salta il numero legale

Dopo una seduta fiume durata fino all’una di notte la delibera passa con 11 voti a favore e un astenuto, Ulivieri di Abc-Futura: “La mia astensione vale come voto contrario”. Rullo (Tre): “Ben vengano i parcheggi, ma con la perequazione troppi squilibri e si continua a consumare troppo suolo”

Di Tiziano Grottolo - 08 agosto 2019 - 12:12

ARCO. Alla fine la tanto discussa delibera sulla Variante 15 al Piano regolatore generale è stata approvata dal consiglio cittadino. La seduta è stata molto lunga, terminando all’incirca all’una di notte, dando spazio a un dibattito approfondito senza però che i toni si alzassero eccessivamente.

 

Ma come si usa dire “Se Atene piange, Sparta non ride”, sì perché se è vero che la variante è stata approvata, dando un motivo alla maggioranza di festeggiare, è altrettanto vero che sarebbe bastato poco per far saltare tutto.

 

La svolta si è raggiunta quando le minoranze hanno abbandonato l’aula al momento del voto invitando il consigliere Tommaso Ulivieri di Abc-Futura, anche lui molto critico sulla delibera, a fare altrettanto.

 

A questo punto sarebbe mancano il numero legale per la votazione, vista l’incompatibilità di Vilma Remondini e l’assenza di Silvana Comperini e Marco Zanoni del Patt, la delibera sarebbe quindi stata rimandata alla prossima seduta del consiglio comunale.

 

“Anche se la delibera presenta alcune criticità – argomenta Ulivieri – ho deciso di astenermi, dando credito alla riflessione che ci sarà fra questa e la seconda adozione dove chiederò che venga tolto il punto 5 che riguarda l’area di Sant’Andrea. Ci tengo a precisare – continua il consigliere di Abc-Futura – che il mio è da considerarsi come un voto in dissenso, ma ho preferito non cedere a ‘giochetti tattici’ per far saltare la delibera”.

 

Il punto numero 5 dalla Variante al Prg è sicuramente il più discusso e vede Ulivieri, (ma anche ad altri consiglieri di maggioranza non piace), perfettamente allineato sulle posizioni delle minoranze. Questo passaggio riguarda una delle ultime aree agricole di una zona fortemente antropizzata “Una di quelle con la più alta concentrazione di centri commerciali in rapporto alla popolazione” spiega Giovanni Rullo consigliere di Tre, movimento lanciato da Roberto De Laurentis.

 

Secondo il consigliere, sul terreno di Sant’Andrea, è stata prevista la costruzione di un’area commerciale di oltre 2000 metri quadri, che accoglierà l’ennesimo supermercato.

 

Tutte le minoranze infatti sono concordi nell’affermare che il tentativo di dare una risposta al problema dei parcheggi, soprattutto nelle frazioni, sia un aspetto positivo ma ci sono delle criticità che non sono trascurabili: “In alcuni interventi perequativi ci sono dei forti squilibri che vanno a vantaggio di alcuni privati” afferma Rullo, dubbioso anche sulla concessione di alcune cubature.

 

“Con questa variante si vanno a consumare altre aree verdi con gravi conseguenze per l’ambiente – conclude Rullo – per questo nel mio ultimo intervento mi sono appellato a Ulivieri affinché si assumesse delle responsabilità nei confronti della maggioranza, per contrastare una ‘forma di violenza’ che vede nel consumo del suolo un danno non indifferente al territorio oltre a favorire gli appetiti edilizi di pochi”.

 

Appello questo che se non è stato raccolto la prima volta potrebbe esserlo nei prossimi mesi dal momento che anche Ulivieri sarebbe propenso a salvaguardare i terreni agricoli: “Non credo sia necessario un nuovo centro commerciale, dobbiamo smetterla di antropizzazione in maniera disordinata il territorio, sarebbe il caso invece di ripensare in toto il sistema della mobilità dell’Alto Garda. Questa volta – avvisa Ulivieri – mi sono astenuto per un senso di lealtà nei confronti della maggioranza, ma se sarà necessario metterci la faccia non mi tirerò certo indietro.

 

Chiuso il primo round, ora si apre una nuova partita, la delibera ora è accessibile al grande pubblico che potrà visionarla e far pervenire delle osservazioni, molto attese quelle degli ambientalisti arcensi. Dopodiché la Variante 15 tornerà in consiglio comunale per essere sottoposta ad una nuova votazione per l’adozione definitiva.

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