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C'è interesse nel rilancio della Panarotta, scaduti i termini per l'avviso pubblico. Sarà una proposta coraggiosa?

Sono in corso le verifiche e gli iter necessari per valutazioni dei documenti ma emerge che ci sono potenziali interessati al rilancio della destinazione, che oggi sembra versare in uno stato di abbandono due stagioni invernali andate a vuoto

Di Luca Andreazza - 24 settembre 2024 - 20:38

PERGINE VALSUGANA. Qualcosa si potrebbe finalmente muovere per il rilancio della Panarotta. E' scaduto l'avviso pubblico per la manifestazione di interesse per gestire gli impianti della montagna valsuganotta. Sono in corso le verifiche e gli iter necessari per valutazioni dei documenti ma emerge che ci sono potenziali interessati al rilancio della destinazione, che oggi sembra versare in uno stato di abbandono due stagioni invernali andate a vuoto.

 

La Provincia, tramite Trentino Sviluppo, ha confermato la disponibilità a supportare le scelte, la Comunità di valle con i Comuni a intervenire con almeno 180 mila euro per coprire i costi di gestione. Alla fine dell'anno scorso una cordata di imprenditori ha manifestato la volontà di mettersi in gioco: la vecchia società impianti è stata messa in liquidazione per far spazio alla nuova compagine ma da allora è emerso poco in termini di masterplan. Sempre nel 2023 la Comunità di valle ha definito le linee guida per rilanciare la località.

 

Qualche certezza in più dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Le proposte di conduzione di Trentino Sviluppo, proprietaria degli asset funiviari della Panarotta, devono essere necessariamente riferite alla totalità delle struttura presenti in località e complete di piano industriale.

 

Se i documenti fossero in ordine e il masterplan condiviso dalle parti, ecco che si potrebbe andare oltre e dare una prospettiva di almeno 6 anni, rinnovabili di altri 6 su richiesta del conduttore, alla destinazione. 

 

Un punto centrale nella manifestazione di interesse è la sostenibilità economico-finanziaria del progetto per la consapevolezza che la crisi climatica impone scelte più oculate negli investimenti e in una progettazione più soft, tanto che il progetto "lago" è stato abbandonato da Trentino Sviluppo per orientarsi verso la costruzione delle vasche interrate dalle dimensioni e dai costi più contenuti, un progetto che prevede di riempire rapidamente una vasca esterna mobile anche per uso antincendio.

 

Il piano industriale andrà insomma a definire il coraggio degli interessati al rilancio e se la Panarotta saprà discostarsi da un modello sci-centrico che è risultato poco adatto alla località.

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