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Cartiere del Garda, l'azienda: "In dieci anni domanda calata del 44% pari alla chiusura di nove sedi come quella di Riva", sindacati sul piede di guerra

450 operai costretti allo stop per un giorno, la direzione parla di innovazioni necessarie per mantenere la competitività, dura replica dell’Rsu che accusa: “Pessima gestione del personale e decisioni prese con leggerezza”

Di Tiziano Grottolo - 26 giugno 2019 - 11:27

RIVA DEL GARDA. “Prendendo spunto dagli ultimi accadimenti legati ai grossi problemi che la nostra azienda sta attraversando, la RSU ritiene doveroso invitare la Direzione e tutti i lavoratori a qualche riflessione” è così che si apre l’ultimo comunicato scritto dalle rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil delle Cartiere del Garda. I problemi a cui si fa riferimento nel comunicato si riferiscono in particolare alla fermata, non prevista, che lo scorso lunedì 17 giugno ha coinvolto lo stabilimento gardesano.

 

Nella cartiera sarebbero infatti stati introdotti nuovi sistemi informativi – secondo la dirigenza necessari per mantenere la competitività – che però hanno causato svariati problemi fino alla fermata dovuta all’intasamento della produzione. Fermata della quale – denunciano le Rsu – “Non ci è stata data tempestiva comunicazione”. Di qui l’accusa rivolta all’azienda di gestire in maniera pessima il personale, nonché di tenere un “atteggiamento arrogante” nei confronti della Rsu.

 

La replica della direzione non si è fatta attendere parlando di: “Toni e invettive inaccettabili”, e accusando a sua volta l’Rsu di voler far prevalere posizione estremiste con l’obbiettivo di compromettere la discussione in corso. “Non è accettabile – si legge sempre nel comunicato a firma aziendale – gettare discredito, alimentare sospetti e stigmatizzare qualsiasi fatto o decisione, tentando di far diventare pretestuosi anche gli evidenti dati oggettivi del mercato e del settore”.

 

I dati a cui si fa riferimento sono quelli drammatici che con la crisi economica hanno investito il settore della produzione di carta e che vengono enunciati dalla stessa direzione: “La domanda della carta patinata senza legno, tra il 2008 e il 2019, si è ridotta del 44% – sottolineando, forse, non senza malizia – l’equivalente alla chiusura di 9 siti delle stesse dimensioni di Cartiere del Garda”. Lo stabilimento di viale Rovereto infatti da oltre 60 anni è impegnato proprio nella produzione di carta patinata e da lavoro a circa 450 operai. Le tensioni tra sindacati e la proprietà Lecta, che tra il 1997 e il 1999 acquistò vari stabilimenti fra Italia, Francia e Spagna creando di fatto un colosso nel settore del cartaceo, non sono certo una novità.

 

I rapporti tra le due controparti si fanno nuovamente tesi  quindi, anche se le trattative sono in corso, ma per il momento nessuno sembra intenzionato a fare un passo indietro. I sindacati fanno sapere però di essere ben terminati e di non aver intrapreso iniziative più radicali solo per senso di responsabilità: Gli stati d’agitazione rimangono aperti – conclude la nota uscita pochi giorni fa – sembra che la Direzione, con i suoi presuntuosi comportamenti, non veda l’ora che ciò avvenga così da avere un capro espiatorio sul quale riversare la colpa di tutta questa disastrosa situazione e giustificarsi in tal modo con la Casa Madre spagnola”.

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