"E' un valido aiuto e già pensiamo a un altro cane in supporto a Sole". I cani anti-veleno funzionano? "Sì perché uniamo le forze e si può coprire una superficie più ampia"
Dopo l'avvelenamento dei quattro lupi, le associazioni chiedono l'implementazione in Trentino dell'unità cinofila anti-veleno. Nell'ambito del progetto "Life WolfAlps" la polizia provinciale di Brescia dispone del cane Sole: "E' sicuramente un valore aggiunto alla lotta contro l’avvelenamento che avviene in molti modi"
TRENTO. "E' un valido aiuto e un supporto importante nelle operazioni bonifica in caso di esche avvelenate". A dirlo Paolo Tavelli, agente del distaccamento di Vestone della polizia provinciale e conduttore di Sole, il cane antiveleno. "C'è un'estensione della velocità di intervento e si riesce a coprire una superficie più ampia".
La polizia bresciana si avvale di Sole, un drahthaar da ferma tedesco a pelo duro, addestrato a trovare esche e bocconi avvelenati. Il primo cane operativo sul territorio e in dotazione alla polizia provinciale all'interno di un accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e Provincia di Brescia nell'ambito del progetto "Life WolfAlps Eu". Un acquisto da circa 64.400 euro con l'obiettivo di salvaguardare l'ambiente e il lupo. Sono un'ottantina gli interventi annuali, di cui 20 sono stati urgenti.
Si attendono le analisi ma l'ipotesi più accreditata è quella dell'avvelenamento e le autorità intendono procedere con una denuncia, per il momento, contro ignoti. Non ci sono ancora i risultati ma probabilmente è stato colpito un intero branco di lupi, quello che orbita sull'Altopiano della Vigolana. L'allerta è salita anche nell'Alto Garda. Lì una volpa è morta per aver ingerito un'esca. Episodi gravi che destano grande preoccupazione anche a livello nazionale, come spiegato a il Dolomiti, da Ispra (Qui articolo) perché attività illegali, particolarmente subdole, ma anche estremamente pericolose per i selvatici, così come per gli animali domestici e per gli esseri umani.
Non è risolutivo ma un aiuto potrebbe arrivare dai cani. I "colleghi" di Sole, sull'arco alpino, sono Argo, Iori, Nix, Mirtilla e Sax. In Trentino? Non ci sono. E proprio questa è una lacuna evidenziata dalle associazioni sul territorio. Una richiesta forte avanzata da "Io non ho paura del lupo", Wwf del Trentino, Enpa e Lipu è che la Provincia preveda le unità cinofile anti-veleno.
"A oggi, la Provincia di Trento, al contrario di altre regioni alpine, non dispone di nuclei cinofili anti-veleno, moderni strumenti indispensabili per localizzare e rimuovere con precisione eventuali esche o residui tossici. La mancata istituzione di queste unità operative rappresenta una gravissima lacuna che va colmata con la massima urgenza", l'intervento dopo il caso dei quattro lupi rinvenuti morti in Valsugana (Qui articolo).
Per esempio Sole è addestrato come cane anti-bracconaggio, ma si muove benissimo anche nei parchi e giardini pubblici delle aree urbane. E' entrato in azione un paio di anni fa sul territorio di Nago-Torbole (Qui articolo), ma anche nel Primiero mentre negli scorsi mesi nelle Giudicarie e l'anno scorso il Muse ha ha ospitato le dimostrazioni delle unità cinofile anti-veleno che operano in ambiente alpino.
"Il cane Sole è stato addestrato da Roberta Bottaro - dice Tavelli - si stimola prima l’interesse, come per le unità cinofile antidroga o antimina, e si insegna a cercare un odore neutro. Poi si imposta la ricerca su un’altra sostanza: il cibo. Ci vuole tempo naturalmente e non ci sono tanti esempi ma è sicuramente un valore aggiunto alla lotta contro l’avvelenamento che avviene in molti modi".
Il cane Sole, poi, è stato entra anche nelle scuole per giornate di formazione e sensibilizzazione per contrastare la pratica incivile e illegale dei tentativi di avvelenamento della fauna selvatica. Nell'ultimo periodo le strutture provinciale si sarebbero informati e avrebbe effettuato anche un sopralluogo per dotarsi di un'unità cinofila. Ancora, però, non sono state prese decisioni. Invece nel bresciano si punta al raddoppio. "L'idea è di potenziare i controlli affiancando un’altra unità a Sole perché questo servizio può essere un'eccellenza nelle attività a tutela degli animali e della sicurezza del territorio", conclude Tavelli.