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Le agende diventano opere d'arte: la curiosa mostra di Carlo Cassol tutta da sfogliare sorseggiando un buon tè in piazza Piloni

L'interessante iniziativa è stata presentata lunedì e durerà fino al 14 febbraio. ''Nelle agende si troveranno emozioni quotidiane che magari a qualcuno faranno venir voglia di replicare''

Di Antonio Gheno - 11 febbraio 2025 - 09:50

BELLUNO. Si chiama ''Mostra delle Agende Disegnate'' ed è l'esposizione che è stata inaugurata lunedì nella sala da tè Lettherarium in piazza Piloni a Belluno. E' un'interessante rassegna con le opere di Carlo Cassol, copista che da anni realizza disegni sulle agende che a fine anno le banche e le assicurazioni regalano ai loro clienti. Artista poliedrico Cassol, nella sua casa di Santa Giustina, si dedica per passione al disegno ritagliando la sera dai giornali le immagini che gli piacciono, incollandole nel foglio di sinistra dell’agenda e copiandole nel foglio di destra, ascoltando quello che viene trasmesso in televisione e buttando ogni tanto lo ''sguardo'' se sente qualcosa di interessante.

Nella scelta delle immagini non c’è un criterio preciso ma seleziona semplicemente quelle che più lo colpisce e lo riporta sulle agende usando la matita e i pastelli colorati. Questa passione lo ha portato finora a realizzare circa una cinquantina di agende, che contengono al loro interno qualche migliaio di disegni, che però erano rimaste fino ad oggi su uno scaffale in cantina. Da qui l’idea di poterle rendere sfogliabili da parte del pubblico, i pomeriggi dalle 16 alle 18.15 fino a venerdì 14 febbraio nella sala da tè bellunese.

L’evento di apertura è stato introdotto Matteo Vieceli, su spinta di Tiziano Dal Pont entrambi amici di Cassol, che hanno voluto raccontare l'artista, le sue passioni e lo stupore che hanno provato quando hanno visitato il suo laboratorio: “Quando Tiziano mi ha chiesto di introdurre brevemente la mostra delle agende all’inizio ero un po’ perplesso - ha detto Dal Pont - perché i miei interessi artistici virano su altre forme d’arte diverse dalla contemporanea ma poi ho accettato ripensando a come sono rimasto colpito ed emozionato quella volta che sono andato a casa di Carlo che si può definire a tutti gli effetti una casa d’artista. Quella volta non lo conoscevo ancora bene ma sapevo già dei suoi svariati interessi artistici quali il canto, che lo ha visto prima nel Coro Minimo ed ora nel Coro Oio, il teatro e la poesia dialettale”.


La passione per l’arte Cassol l’ha acquisita ancora in giovane età quando la sua famiglia frequentava artisti locali dell’epoca quali Romana D’Ambros, Toni Piccolotto, Augusto Murer ma nei dipinti presenti nel suo garage-laboratorio si possono intravedere richiami anche alle opere di Guttuso e Calabrò immerse tra simil grottesche dipinte alle pareti e fondali di teatro coloratissimi ed astratti, tutte forme d’arte che “comunicano un messaggio e condividono emozioni, gli stessi fini che dovrebbe trasmettere la mostra di agende a chi vorrà sfogliarle nei pomeriggi di questa settimana, nella tranquillità della sala da tè” ha commentato Vieceli che ha concluso “nelle agende si troveranno emozioni quotidiane che magari a qualcuno faranno venir voglia di replicare”.

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