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"Sinner è assolutamente colpevole. Giustizia applicata in base al business. Stia a casa due mesi, poi torni e smetta di doparsi". Corona attacca il numero 1 al mondo (VIDEO)

Secondo Corona il fuoriclasse di Sesto sarebbe stato protetto dal "sistema" per motivazioni economiche e di promozione del tennis. "Non è che tu lo trovi positivo - prosegue -, poi trovi il modo per non farlo risultare positivo perché è l'elemento fondamentale del business, perché il dualismo tra lui e Alcaraz fa crescere gli introiti del tennis e allora trovi il modo per dire che non è positivo e lo fai continuare a giocare"

Di D.L. - 10 febbraio 2025 - 17:20

TRENTO. Anche Fabrizio Corona attacca frontalmente Jannik Sinner. Ospite della trasmissione Cliché, in onda sulla Rsi (Radiotelevisione svizzera), l'ex re dei paparazzi si è "accodato" al tennista (o ex, visti i recenti risultati) Nick Kyrgios che, ormai da mesi, ha preso di mira il numero 1 al mondo in relazione alla vicenda Clostebol e non fa altro che gridare alla colpevolezza.

 

"Mi ha fatto appassionare al tennis - ha dichiarato Corona -, ora non riesco più a guardarlo. Sinner è assolutamente colpevole: nel momento in cui la giustizia non viene applicata per due pesi e due misure in base al business è vergognoso. Qualsiasi altra persona che viene trovata positiva, prima viene data la notizia ai giornali che è positivo e quindi si fa un mese di gogna mediatica, poi viene squalificato a seconda del reato che ha fatto, 1 - 2 mesi".

 

Secondo Corona il fuoriclasse di Sesto sarebbe stato protetto dal "sistema" per motivazioni economiche e di promozione del tennis.

 

"Non è che tu lo trovi positivo - prosegue -, poi trovi il modo per non farlo risultare positivo perché è l'elemento fondamentale del business, perché il dualismo tra lui e Alcaraz fa crescere gli introiti del tennis e allora trovi il modo per dire che non è positivo e lo fai continuare a giocare. Credo che faccia schifo e lui si debba prendere le responsabilità e se è una persona seria com'è di dire "bene, ho sbagliato, pago come hanno pagato tutti". Se ne sta due mesi a casa con i soldi che ha guadagnato e poi torna, magari, smette di doparsi".

 

 

Come è noto Jannik Sinner venne trovato positivo a due controlli antidoping effettuati durante il Masters 1.000 di Indian Wells, a marzo 2024. Il 10 marzo un primo test ha evidenziato la positività al Clostebol (quantità: meno di un miliardesimo di grammo) e, una seconda verifica, datata 18 marzo, ha evidenziato nuovamente un metabolita del farmaco proibito all'interno delle urine del fuoriclasse di Sesto.

 

Ad aprile arrivano due sospensioni provvisorie, ma gli appelli "urgenti" dei legali del giocatore al tribunale indipendente nominato da Sport Resolutions (la società privata che si occupa dei casi di doping) hanno l'effetto di ottenere l'immediata revoca dei provvedimenti e, dunque, il numero 1 al mondo può continuare a giocare.

 

L'indagine condotta dall'ITIA (International Tennis Integrity Agency) ha stabilito che la contaminazione con il farmaco proibito, uno steroide anabolizzante che ha la medesima composizione chimica del testosterone e spesso viene utilizzato per curare ferite e abrasioni, era avvenuta attraverso un massaggio operato dall'ex fisioterapista Giacomo Naldi, che aveva utilizzato una crema contente clostebol (che gli era stata data dall'ex preparatore atletico del team Umberto Ferrara) per un taglio al dito. 

 

A metà agosto, pochi giorni prima del suo 23esimo compleanno, Sinner è stato assolto da un tribunale indipendente che ha stabilito che il fuoriclasse di Sesto non ha avuto alcuna colpa o negligenza per le due violazioni delle norme antidoping nell'ambito del programma antidoping del tennis (TADP).

 

La Wada, l'agenziale mondiale antidoping, non ha però accettato la sentenza ed è ricorsa al Tas di Losanna, che ad aprile si pronuncerà in via definitiva sull'accaduto.

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