''Una donna promettente'': la commedia si trasforma in horror
Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
Un film può cambiare le menti? Una regista esordiente, la britannica, attrice, sceneggiatrice Emerald Fennell lo vuole fare.
Lei ha saputo mostrare, girando in soli ventitré giorni, le contraddizioni dei rapporto fra i generi. Sei nomination agli Oscar 2021, la Fennell ne vince uno, miglior sceneggiatura originale e saranno tanti gli altri premi.
Un nuovo Revenge Movie. Molto attuale il film "Una donna promettente” banale all’inizio con la colonna sonora e figure ironiche di uomini che sembrano ma non sono.
Vicino a fatti di cronaca, la scena iniziale sembra un approccio fra due in un bar, dove lei ubriaca accetta l’aiuto dello sconosciuto. Poi l’incontro si trasforma in un incubo per il presunto stupratore.
Perché? Perché Cassie, la protagonista, non è ubriaca e non dimentica cosa è accaduto a Nina, la sua migliore amica.
Una ragazza modello, Nina, studentessa in medicina come Cassie, ma lei si ritrova stordita dall’alcol e non solo, nella stanza di un college esclusivo con un suo compagno di facoltà, Al, e un gruppo di amici che assistono al suo stupro.
Lei fa denuncia ma non viene creduta. L’amica non era con lei. Le due assieme abbandonano la facoltà ma Nina non riuscirà a superare l’orribile esperienza.
Nella mente della trentenne Cassie, si scatena per anni un desiderio di vendetta. Il bisogno di mostrare a quelli che non hanno creduto al fatto, la spinge ad avere un rapporto con gli altri a dir poco ambiguo. Coi genitori non comunica pur vivendo con loro. Lavora in una caffetteria e la sera frequenta locali fingendosi ubriaca per poi terrorizzare i ragazzi che cercano di approfittarne.
Un giorno entra al bar dove lei lavora, un suo ex compagno di scuola Ryan, l’attore Bo Burnham, fra i due c’è un certo feeling. Cassie sembra finalmente fiduciosa. Ma non è così semplice, scrollarsi il passato.
Il cellulare non dimentica. Un film che scava nelle menti dell’uomo e della donna per sbattere in faccia i pregiudizi. A volte l’ambiente universitario è pieno di queste etichette che vengono date dai leader alle persone e che possono cambiarti la vita. Se poi ci mettiamo anche internet, il gioco è fatto.
Il finale è sorprendente. Con una sceneggiatura originale pluripremiata anche con l’Oscar 2021, la regista vuole decisamente scuotere.
L’attrice sa trasformarsi dal giorno alla notte, fino a rendersi quasi irriconoscibile. Chi ha distrutto l’amica non lo deve fare più. Una forma di amicizia alla “Thelma & Louise” senza il road movie e senza Nina presente. Lei comunque sembra esserci fino alle ultime scene.
Desiderio di giustizia, contro la violenza sulle donne, con l’attenzione rivolta anche al ruolo femminile che fa la sua triste e tragica parte, come la scena con la rettrice che non accetta la versione dei fatti di Nina, dimenticandola.
Si mette in luce l’ipocrisia di una società basata su chi conta economicamente e può comprarsi un avvocato che ricatta la controparte. La colonna sonora pop, con le musiche di Anthony Willis, alleggerisce la pillola.
Cassandra, l’attrice Carey Mulligan, si toglie tanti sassolini dalle scarpe. Con quel viso a tratti dolce, a tratti distaccata, comunque disinvolta, l’attrice si muove in un mondo di uomini, partecipando alla fine, all’addio al celibato di Al, ex compagno di università, con la disperata voglia di cambiare l’ottusa società. Da vedere su numerose piattaforme.