Sergio Rubini e Daniele Russo al Teatro Sociale il mistero di una crime story con "Il caso Jekyll”
Sergio Rubini e Daniele Russo prendono per mano lo spettatore e lo conducono in un percorso investigativo fino agli inferi, per farlo sbirciare nel mistero e nel terrore di una crime story
TRENTO. Ottavo appuntamento con il cartellone della Stagione del Teatro Sociale programmata dal Centro servizi culturali S. Chiara di Trento. Da giovedì 16 a domenica 19 gennaio sul palco del Sociale saliranno Sergio Rubini e Daniele Russo con Il caso Jekyll, spettacolo tratto da Robert Louis Stevenson, diretto da Sergio Rubini, con l’adattamento di Carla Cavalluzzi e dello stesso Rubini. Una produzione da Fondazione Teatro di Napoli-Teatro Bellini, Marche Teatro, Teatro Stabile di Bolzano.
Lo spettacolo porta in scena la storia di Henry Jekyll, uno stimato e blasonato studioso della mente vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, proprio nello stesso periodo in cui nasce e si sviluppa la psicanalisi. Dopo un’affannosa e solitaria ricerca sui disturbi psichici dei propri pazienti, il grande luminare è approdato all’individuazione delle cause della malattia mentale: all’origine di quei disturbi vi è il conflitto tra l’Io e la sua parte oscura, la sua Ombra, quella battezzata in quegli anni con il nome di Inconscio.
Secondo gli approdi scientifici del dottor Jekyll, l’Io anziché reprimere questa parte, che se troppo compressa improvvisamente potrebbe emergere in tutta la sua violenza fino a sfociare talvolta nella follia, deve imparare a riconoscerla e a stabilire con essa un rapporto, un dialogo costruttivo. L’Ombra, infatti, non è costituita solo da istinti e desideri inconfessabili, ma è anche e soprattutto fonte di creatività e di piacere, oltre a rappresentarci per ciò che siamo veramente, nel profondo. Il dottor Jekyll decide così di sperimentare su sé stesso le sue teorie tirando fuori dalla caverna del conscio ciò che è a lui stesso nascosto, a cui dà il nome di Edward Hyde.
Ciò che il dottore non mette in conto è che una volta liberato quel suo famigliare oscuro, questi, anziché soggiacere alle regole del dialogo impostate dalla sua parte razionale, inizia progressivamente a vivere di vita propria dando libero sfogo alle sue inclinazioni più malvagie e violente fino a prendere il sopravvento sull’intera vita dell’esimio scienziato.
A cadere vittima di Edward Hyde, oltre a tutte le figure chiave della vita del medico, ignare di chi si nasconda dietro quell’essere spregiudicato, sarà Jekyll stesso che, al culmine degli orrori collezionati dal suo doppio malvagio, sarà messo di fronte all’amara scelta se continuare a tenere in vita Edward Hyde o “disinnescarlo” anche a costo di ucciderlo.
In occasione di questo spettacolo non è previsto il consueto appuntamento con i Foyer del Teatro. I biglietti sono acquistabili online sulla piattaforma del Centro servizi culturali Santa Chiara (Qui info) oppure alle casse del Teatro Sociale e dell’Auditorium S. Chiara.