Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
Tutti dovrebbero vederlo. E’ No other land - Nessun’altra terra - un documentario prodotto, diretto, scritto e montato da un collettivo Israelo-palestinese.
Il collettivo è formato da Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor e Hamdan Ballal. Si parla di eventi avvenuti dal 2019 al 2023 in Cisgiordania, in un villaggio risalente al XIX Secolo: Masafer Yatta situato nel governatorato di Hebron, un agglomerato di venti villaggi che vivono di agricoltura e pastorizia.
La storia di famiglie che hanno da decenni vissuto li e si ritrovano a fare i conti con ruspe e armi da fuoco. La popolazione se ne deve andare, lo decide la milizia israeliana affiancata dai coloni armati.
Si spara su povera gente, si distruggono case e anche l’unica scuola; i bambini assistono alla demolizione. Piccole videocamere o cellulari filmano immagini decisamente fluide, fermano inquadrature instabili, per accentuare la tragicità dell’evoluzione degli eventi e mostrare empatia.
Una testimonianza che arriva ai nostri occhi da Basel Adra, un coraggioso palestinese nato li nel 1996, con il padre gestore di un distributore di benzina; Nasser è un attivista, verrà arrestato e poi rilasciato.
La gente si oppone con urla e lanci di sassi agli attacchi dei militari; negli scontri il giovane Harun, viene reso tetraplegico da uno sparo e farà una tragica fine.
La storia del villaggio viene raccontata inserendo filmati d’archivio, della famiglia di Basel, quando lui era un bambino in gita su un pullman con le famiglie del villaggio, o mentre arriva in visita Tony Blair nel 2009.
Basel ha un amico israeliano, Yulal, è un giornalista che lo aiuta nelle riprese ed interviste; ma gli articoli non riscuotono interesse nell’opinione pubblica. La gente si sente tragicamente isolata. Il rapporto fra i due si logora dopo i frequenti attacchi dell’esercito israeliano e dei coloni.
La terra deve diventare zona di addestramento militare. Il villaggio non esiste e le persone devono andarsene in un altro posto in Cisgiordania. Le alternative non sono molte o vivere nelle grotte o trasferirsi. Ma nessun’altra terra è come quella della tua infanzia. Terra di Memorie. Per costruire non per distruggere.
Il film è candidato all’Oscar 2025 come miglior documentario.