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"Una storia fatta di emozioni”, ecco la mostra fotografica che racconta i 50 anni di Dolomiti Superski

L'esposizione celebra i primi 50 anni di storia del Dolomiti Superski con scatti rappresentativi, storici e contemporanei, delle varie aree sciistiche del consorzio

Di Antonio Gheno - 26 gennaio 2025 - 18:31

BELLUNO. La Cooperativa di Cortina ha da poco allestito, lungo le scale che vanno dal piano balconata al terzo piano, una nuova mostra fotografica dal titolo “50 anni di Dolomiti Superski - una storia fatta di emozioni” che celebra i primi 50 anni di storia del Dolomiti Superski e che sarà visitabile per per i prossimi tre mesi.

 

L’esposizione, realizzata dal Dolomiti Superski in occasione dei festeggiamenti per il 50enario avvenuto nel 2024, presenta immagini rappresentative di cinque decenni raccolte dalle singole zone sciistiche facenti parte del consorzio, e mette a confronto scatti storici e contemporanei, raffronti “ieri-oggi” e scorci su “come eravamo”.

 

In tal senso, la Cooperativa ha voluto realizzare inoltre tre pannelli luminosi che ritraggono altrettanti impianti di risalita presenti nella conca ampezzana e rappresentativi del paesaggio, della cittadina e della storia degli impianti: il primo mostra il confronto "ieri-oggi" della funivia Faloria, già funivia “Principe di Piemonte”, il secondo una foto in bianco e nero del vecchio impianto che da pian Girilada portava in cima alla pista Vitelli, sempre sul Faloria, e nel terzo si vede infine l’ultimo tratto della funivia Freccia nel Cielo sulle Tofane.

 

“Nella prima immagine scelta vediamo dall’alto la funivia Faloria nel punto in cui attraversa la stretta e ripida apertura a strapiombo sulla roccia che, soprattutto nell’ultimo tratto, vede i passeggeri con volti meravigliati e con il fiato sospeso, da tanto ardore e tanta bellezza. In totale la funivia supera 900 metri di dislivello e si sviluppa attraverso tre stazioni: l’inferiore a Cortina, l’intermedia in località Mandres a 1.500 metri di altitudine ed una stazione a monte raggiunta con un’unica successiva campata con uno slancio rapidissimo ed emozionante” commenta la curatrice dell’esposizione, che prosegue: “Da notare nella foto d’epoca degli anni ’40 come l’estensione del bosco fosse limitata, fatto dovuto anche alla pratica diffusa della pastorizia, e anche l’estensione urbanistica di Cortina fosse ancora poco più quella di un villaggio”.

 

Osservando il secondo pannello si vede in mezzo ad uno splendido bosco innevato, con il monte Cristallo sullo sfondo, una seggiovia ad un solo posto con due sciatori che si apprestano a salire, un traliccio di legno dove dall’alto impera il divieto “non dondolatevi”, in primo piano un turista, mentre in secondo piano, in lontananza, si vede il pluricampione olimpico di bob Eugenio Monti, uno dei soci fondatori delle società Faloria e Cristallo che fu anche il primo a portare a Cortina i gatti delle nevi direttamente dall’America.

 

Infine, nel terzo pannello, si vede un’immensa luna distante più di trecentomila chilometri dalla terra e che sembra appoggiarsi sul massiccio delle Tofane, le cui cime superano i 3.200 metri di quota, formatosi milioni e milioni di anni fa su un fragile basamento argilloso dove sono state ritrovate ambre di età triassica, fra le più antiche finora rinvenute al mondo, che sono visibili al Museo Paleontologico di Cortina. In questo contesto sono visibili le cabinovie che fanno parte dell’ultimo tratto della funivia Freccia nel Cielo che da Ra Valles salgono a Cima Tofana.

 

Intorno a questi tre focus si snoda tutta la mostra che parte dal 1974, anno in cui alcuni pionieri del turismo invernale, nello specifico del comparto funiviario delle Dolomiti, diedero vita a quello che poco dopo sarebbe diventato uno dei comprensori sciistici più vasti e ambiti del mondo: era il 14 novembre 1974 quando l’atto costitutivo dell’allora Associazione Superski Dolomiti venne firmato a Brunico, in provincia di Bolzano, dai rappresentanti dei consorzi degli impianti a fune di Cortina d’Ampezzo, che ne divenne la prima sede ufficiale, Plan de Corones, Alta Badia, Val Gardena-Alpe di Siusi, Val di Fassa-Carezza e Arabba. Da allora, la clientela potè acquistare uno skipass unico per tutte le valli consorziate, che offrivano già 250 impianti di risalita e 740 km di piste, praticamente oltre la metà dell’offerta odierna che conta 450 impianti di risalita e 1200 chilometri di piste in 12 zone sciistiche.

 

Nel corso degli anni si sono aggregati al grande comprensorio anche i consorzi 3 Cime Dolomiti, Val di Fiemme-Obereggen, San Martino di Castrozza - Passo Rolle, Rio Pusteria - Bressanone, Alpe Lusia - San Pellegrino, Civetta e Marmolada. Una storia di grande successo che attualmente vede le Dolomiti ospitare annualmente 3,5 milioni di sciatori da numerose nazioni e, dal 2013 in poi, anche tantissimi appassionati di escursionismo e mountain bike grazie all'offerta estiva "Dolomiti Supersummer".

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