Mostra del cinema di Venezia, giornate degli autori in sala Perla: premio a Citto Maselli e proiezione de ''Il silenzio grande'' di Alessandro Gassmann
Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
La Mostra premia l’Arte cinematografica. La Settimana internazionale della critica e le giornate degli autori assegnano un premio Siae alla carriera al regista Citto Maselli, l’8 settembre, in sala Perla, prima della proiezione de “Il silenzio grande” di Alessandro Gassmann.
La Giornate degli autori, promossa dalle associazioni dei registi e degli autori cinematografici, compie diciotto anni e uno dei fondatori è stato proprio il novantenne battagliero Citto Maselli. In sala, Giorgio Gosetti, il delegato generale e Citto Maselli, esponente italiano del cinema di qualità. A seguire la proiezione del film del regista per la terza volta Alessandro Gassmann, in sala con parte del cast.
“Il silenzio grande” è tratto da una pièce teatrale scritta da Maurizio De Giovanni. La sceneggiatura è stata scritta anche da Alessandro Gassmann e da Andrea Ozza.
Un cast italiano d’eccezione: Massimiliano Gallo (ha partecipato anche in teatro), la magnetica Margherita Buy, Marina Confalone (esordisce giovanissima con Edoardo De Filippo), Antonia Fotaras, Emanuele Linfatti e il bravo Roberto De Francesco. Un’austera dimora ricca di affreschi ed ampie stanze, villa Primic, è ora logorata dal tempo. In una posizione panoramica davanti al golfo di Napoli, la villa ha un ampio ma non frequentato giardino.
Il capofamiglia Valerio Primic è un grande scrittore e non si muove dalla villa, in particolare dal suo studio, con centinaia di libri sommersi dalla polvere, nonostante l’intervento costante della meticolosa cameriera Bettina. Valerio divide i libri per emozioni, Bettina vorrebbe dividerli per colori.
La moglie Rose vuole vendere la proprietà perché i debiti aumentano. Anche i due figli, Adele e Massimiliano sono d’accordo. E’ dell’idea anche il fratello di Valerio, Luca che ama, non corrisposto, Rose. L’unico contrario alla vendita è Valerio che viene ascoltato solo da Bettina.
Ma sono tante le cose non dette che emergono pian piano dalle confessioni dei famigliari. Il grande silenzio che domina fra di loro lascia spazio a confessioni insolite che faranno scoprire a Valerio la vera personalità dei suoi cari e anche di se stesso. Vivere non vuol dire essere vivi.
Alessandro Gassmann ha messo in luce, dopo la proiezione, che questa sarà la sua professione futura: fare il regista. “Non è un film autobiografico". dice l’attore-regista. “Questo film è come una carezza”. La sua breve e riuscita apparizione nel film non può non riportarci alla figura del padre, una rilevante presenza che lui affronta con grande ironia.
Alessandro Gassmann ci esprime la sua felicità nel condividere in sala il film, finalmente. Non ci sono cellulari o tv, il valore del cinema si apprezza sul grande schermo. Gli applausi ricevuti lo confermano. Il film è prodotto da Rai-Cinema, Amazon Prime Video, Sky, Paco Cinematografica e Vision Distribution.